Verona Napoli: la vendetta del gol fantasma - LA STORIA
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Verona Napoli: la vendetta del gol fantasma – LA STORIA

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Tra i tanti e accesi precedenti tra Verona e Napoli, quello del 1974 ha lasciato una profonda ferite nelle tifoserie di entrambi i club

Tra i tanti Verona Napoli che si fanno ricordare, ce n’è uno che entrambe le tifoserie vorrebbero dimenticare: quello del lontano 1974.

Procediamo con ordine: i padroni di casa vincono 1-0 ma i partenopei chiudono l’incontro alquanto arrabbiati. Secondo loro il gol decisivo non è valido, la sfera non ha mai varcato la linea di porta. L’azione vede Luppi colpire il pallone, che va a incocciare il palo. Il portiere Carmignani sembra tirarlo fuori dalla porta ma – non esistendo la goal-line technology nel più ardito dei romanzi di fantascienza – l’arbitro Lattanzi sostiene che ha passato la linea e si dirige verso il centrocampo, molto prima del suo guardalinee di riferimento. L’allenatore del Napoli, Luis Vinicio, dalla panchina non esprime dubbi: «Ci ha condannati un gol fantasma. Non meritavamo di perdere, avendo tenuto in pugno la partita».

Ma questa è solo la prima parte della vicenda. Ed è nella seconda che ad arrabbiarsi alquanto sono i tifosi del Verona. La Gazzetta dello Sport pubblica un colloquio telefonico tra il presidente gialloblu Saverio Garonzi e l’attaccante del Napoli Sergio Clerici avvenuto prima della gara. I due si conoscono bene, l’uno ha giocato per l’altro ed è il presupposto perché il giocatore chieda al suo ex datore di lavoro di aprire una concessionaria Fiat in Brasile, visto che Garonzi ne ha una in città. L’ipotesi di illecito sportivo si concretizza in sede di interrogatorio, quando i due forniscono versioni opposte sull’accaduto. Il Verona retrocede in Serie B. Il gol era davvero fantasma, quell’1-0 non sarebbe servito a nulla per salvare la squadra.