VOTI: Tottenham, male gli ex della Serie A: Romero, Kulusevski, Perisic
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VOTI: Tottenham, male gli ex della Serie A: Romero, Kulusevski, Perisic

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Ivan Perisic

Il Corriere della Sera ha bocciato i tre ex di Serie A nella sconfitta del Tottenham con il Milan: voti insufficienti per Kulusevski, Perisic e Romero

Oltre ad Antonio Conte, il Tottenham si è presentato a San Siro forte di alcuni giocatori che qualcuno rimpiange per quello che hanno mostrato in Serie A e per ciò che ancora avrebbero potuto regalare a un campionato oggi infinitamente meno affascinante della Premier League. Ma nel contesto europeo, gli ex hanno fallito, al pari di tutti gli Spurs: l’atalantino Romero, lo juventino Kulusevski e l’interista Perisic sono stati bocciati dalla critica italiana e non certo per spirito di rivalsa. Solo il tecnico ha una sufficienza.

I giudizi sono tratti dal Corriere dello Sport

CONTE – Voto 6: «Deve fare di necessità virtù dovendo convivere con una grande emergenza, sembra quasi che per certi versi voglia salvare il più possibile la serata pensando e sperando di costruire il riscatto nel suo meraviglioso stadio nella partita di ritorno».

ROMERO – Voto 4: «Va molle nel contrasto di testa con Hernandez, che lo supera di slancio e di forza, e non è finita qua, perché poco più tardi va di nuovo in affanno contro l’esterno francese. Commette a inizio secondo tempo un fallo da rosso su Tonali, ma l’arbitro e il Var lo salvano dall’espulsione».

PERISIC – Voto 5,5: «Spesso e volentieri va al duello con Saelemaekers, a volte lo vince e a volte lo perde, soprattutto nella fase di non possesso palla. Di contro mette in mezzo dal fondo un paio di palloni dei suoi, quelli più per gli attaccanti che per i difensori. Ma è sempre troppo poco».

KULUSEVSKI – Voto 5: «Nel primo tempo si vede poco o niente, finendo per permettere a Thiaw di fare un figurone. Non lo salta mai, non costruisce mai una giocata per quelle che sono le sue potenzialità. Chiude la sua serata molto dispari con una conclusione che non farebbe paura neanche a un portiere bambino»