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2015

Pogba come l’aria

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Al Velodrome di Marsiglia la Juventus perde partita e Khedira ma si gode un Pogba mostruoso

E’ calcio d’estate ma il Velodrome spiazza la Juventus: il 2-0 inflitto dall’Olympique Marsiglia a firma Alessandrini e Barrada fa rima con quanto accaduto una settimana fa nel faccia a faccia con il Borussia Dortmund, quando furono Aubameyang e Reus a sconfiggere i bianconeri. Ma da Marsiglia arriva la (non) notizia che l’ambiente bianconero sperava di scongiurare sin dal primo giorno del suo arrivo e riguarda inevitabilmente Sami Khedira.

AFFIDABILE? – Se ci riferiamo al livello del calciatore la domanda non ha senso d’esistere: Sami Khedira è tra i centrocampisti più completi del panorama mondiale, ha ottimi fondamentali e tempi di gioco, interprete moderno del ruolo e non pedina che si specializza in una sola fase. Ha inoltre conclamata esperienza internazionale, testimoniata da un curriculum bestiale: il tedesco ha vinto tutto quello che un calciatore possa conquistare grazie alle sue esperienza con le maglie di Stoccarda, Real Madrid e Germania. Preso a parametro zero ha tutti i crismi dell’acquisto perfetto se non fosse per l’inevitabile condizionale: la tenuta fisica. Nelle ultime due stagioni ha giocato con il contagocce per via di reiterati problemi muscolari, puntualmente manifestatisi nella sua prima uscita bianconera. L’immediato infortunio del Velodrome apre il caso: quanto si può contare su Khedira?

LA SITUAZIONE – Sì, il nodo è proprio il quanto, perché in concomitanza dell’addio di Pirlo e della sorprendente cessione di Vidal il campione tedesco dovrebbe giocare una parte fondamentale nella Juve che sarà: con Khedira in campo il deficit di qualità e personalità si attutisce, senza un po’ meno perché le alternative oggi a disposizione di Allegri – i vari Pereyra, Asamoah e Sturaro – sono certamente calciatori affidabili ma il confronto con chi ha appena salutato è obiettivamente impietoso. E non vorremmo ritrovarci a ricordare il valore di Andrea Pirlo ed Arturo Vidal per un anno intero. Come se ne esce? Fiducia all’ex centrocampista del Real Madrid ed alle alternative appena citate, ma oggi nessuno se la sentirà di escludere un prepotente ritorno della Juventus in ambito calciomercato. Il trequartista, senz’altro, ma occhio ad eventuali manovre qualche metro prima.

ROCCIA POGBA – Intanto, intanto. Dal Velodrome arriva una nota lieta ed è la spaventosa prestazione di Paul Pogba: ora tocca a te, gli avranno detto in società. Non che finora abbia recitato una parte marginale nello spartito dei trionfi bianconeri, viene da ridere soltanto a pensarlo, ma con le dipartite di tre fondamenta dello spogliatoio juventino il fuoriclasse francese diventa il simbolo inequivocabile della Juventus che verrà. E nel momento di difficoltà – seppur intrinseco al calcio d’estate, lo abbiamo detto, con la squadra peraltro in dieci dopo l’espulsione di Lichtsteiner – Pogba sfodera una prova da leader assoluto: volate di trenta metri palla al piede, dominanza fisica imbarazzante, te lo ritrovi a recuperare palla al limite della propria area di rigore e dopo un secondo a ridosso di quella avversaria, tanto dentro la causa da non accorgersi ad un certo punto di aver spostato di peso il direttore di gara. Emblematica la scena del calcio di punizione da dividere con Dybala: piazzato da destra, solitamente calciano i mancini, vedi Dybala. Il francese però lo incenerisce con gli occhi come a dire ragazzino fatti da parte, ci penso io a tirare. Poi ricordi che quei due sono coetanei e quasi ti chiedi cosa stia accadendo e di quale alieno ti ritrovi a commentare. Per la cronaca la punizione scavalca la barriera e scende rapidamente fino ad impattare sul palo. Juve, si riparte da qui. Si riparte da lui, si riparte da Paul Pogba.