Toro, anima azzurra: Buongiorno, Ricci e Pellegri sognano Mancini
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Toro, anima azzurra: Buongiorno, Ricci e Pellegri sognano Mancini

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Ricci

I tre azzurrini stanno diventando colonne della squadra di Juric: ora l’obiettivo è diventato la Nazionale maggiore

Nel Toro più straniero di sempre c’è anche un’anima italiana. E sono anche le colonne portanti della squadra del futuro: giovani e di proprietà, punti fermi di difesa, centrocampo e attacco. C’è chi è cresciuto a pane e Toro come Buongiorno, chi è diventato un amuleto come Ricci, chi sta trovando pace dopo i tanti infortuni come Pellegri.

Da colonne dell’Under 21 cercano spazio nell’Italia dei grandi, ma intanto si stanno conquistando il Toro. Contano 65 anni in tre, in via Arcivescovado hanno un tesoretto da non dilapidare e, anzi, da coccolare sempre di più.

Pane e Toro

Buongiorno nelle ultime settimane ha scavalcato Rodriguez nelle gerarchie e, che sia da centrale del terzetto o da braccetto di sinistra, sta ritrovando la brillantezza e la sicurezza delle prime giornate di campionato. Con tanto di fascia al braccio, è il capitano perfetto per il Toro: veste il granata da quando era un bambino, il sogno di arrivare in prima squadra e di diventare una colonna è diventato realtà.

Amuleto Ricci

Poi c’è Ricci, che da gennaio ad oggi ha già avuto una crescita esponenziale. Dopo un infortunio che lo ha stoppato per tutto settembre è tornato con prepotenza nell’undici titolare e i risultati si vedono: si diceva che è un amuleto, c’è una differenza abissale tra quando gioca e quando è assente. Quattro vittorie e due pareggi con Ricci, un successo e cinque sconfitte senza Ricci, questo è quanto dicono i numeri.

Post-Belotti

Davanti il Toro cerca sempre l’erede di Belotti e spera di averlo trovato in Pellegri. I guai fisici avuti in passato gli stanno dando una tregua, ora l’attaccante si allena con continuità e in campo si vede tutto un altro giocatore. A partire dai gol, che sono due nelle ultime tre partite: in tutto l’anno scorso, tra Milan e Toro, si fermò a quota uno. Ora c’è da continuare sulla strada intrapresa.