Conte sangue agli occhi: ecco perché il Tottenham sogna l'impresa
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Conte sangue agli occhi: ecco perché il Tottenham può sognare l’impresa

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La clamorosa rissa sfiorata tra Antonio Conte e Thomas Tuchel l’ennesimo saggio della furia agonistica del tecnico salentino

Antonio Conte è sempre un godimento, non c’è che dire. Riposto nel cassetto (e mai tirato fuori, onestamente) l’aplomb in stile british, l’ex tecnico dell’Inter ha impiegato pochi mesi per diventare padrone assoluto in casa Tottenham.

Dopo la cavalcata degli scorsi mesi che ha condotto gli Spurs in Champions League, in questa stagione l’obiettivo di crescita è sin troppo logico. E il duello rusticano con Thomas Tuchel un concentrato della sua straordinaria e infinita carica agonistica.

I toni smorzati nelle interviste post gara un atto quasi dovuto dopo le scariche di adrenalina nell’esultanza per il momentaneo 1-1 di Hojbjerg e la quasi rissa per quella stretta di mano malandrina tra i due litiganti.

Nulla di drammatico, per carità, ma d’altronde lo stesso Antonio ha ben spiegato quanto ci tenesse alla sfida con il tedesco: “Non mi capita spesso di perdere tre volte di fila con lo stesso allenatore” ha detto riferendosi al filotto negativo della scorsa stagione.

Insomma, la domanda è però un’altra: può questo Tottenham compiere l’impresa e conquistare la Premier League? Difficile, ma non impossibile e non soltanto perché di miracoli “made in Italy” la storia del campionato inglese ne ha già raccontati.

Se ogni riferimento al Leicester di Sir Claudio Ranieri non è puramente casuale, il tecnico leccese ha dal canto suo più volte dimostrato di avere nel DNA la vittoria più di qualunque altro. Certo, la concorrenza dello stesso Chelsea e, soprattutto, delle corazzate Liverpool e Manchester City rendono complicata anziché no la vicenda. Ma questo Antonio Conte con il sangue agli occhi deve far preoccupare tutti quanti.