Franco Ordine: «Il Milan di Allegri cambia pelle, ma è prematuro gioire. La difesa ora è disciplinata, però mancano i test veri» - Calcio News 24
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Franco Ordine: «Il Milan di Allegri cambia pelle, ma è prematuro gioire. La difesa ora è disciplinata, però mancano i test veri»

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massimiliano Allegri

Franco Ordine ha voluto esprimersi così nei confronti del Milan di Massimiliano Allegri

Nell’odierno editoriale per il Corriere dello Sport, Franco Ordine analizza il recente successo del Milan, il 3-0 ottenuto in trasferta contro l’Udinese, ponendo l’accento non tanto sulle prodezze individuali o la brillantezza offensiva, quanto su un aspetto cruciale: la disciplina difensiva.

Secondo Ordine, “non è il caso di strabuzzare gli occhi per quei tre squilli del Milan nella prima ora di gioco in assenza di Leao e Nkunku che pure qualche contributo alla causa potranno darlo.” Ciò che veramente “riluce nella notte di Udine, con Allegri in tribuna che a fine primo tempo, nonostante l’1 a 0, sembra morso dalla tarantola, è il comportamento dei rossoneri durante la fase difensiva.”

L’analisi di Ordine si spinge oltre la semplice constatazione, evidenziando “l’attenzione e la disciplina, quasi militare, nel coprire gli spazi, nel marcare i rivali e soprattutto nell’evitare al suo portiere, Terracciano, sostituto di Maignan, un impegnativo lavoro.” Questa solidità, che sembra contraddire i due gol subiti dalla Cremonese al debutto, suggerisce un “discreto lavoro da parte dello staff di Max nel reclamare e ottenere da quelli che un tempo passavano per la banda del buco, il massimo dell’applicazione.”

Il giornalista sottolinea come sia “la squadra a difendere, a cominciare magari dagli attaccanti, con particolare dedizione dei centrocampisti che godono di una bussola, Luka Modric capace di indicare loro la direzione giusta su ciascun passaggio, su ogni triangolo, su tutte le chiusure.”

Tuttavia, Ordine lancia un monito contro facili entusiasmi, definendo “prematuro oltre che sbagliato” pensare che il 20 settembre, dopo appena quattro giornate, si possa già battezzare una trasformazione definitiva del Milan “passato da una idea di gioco ‘dominante’ a un’altra, concreta, attenta, cinica ma fatta anche di geometrie apprezzabili.” Il motivo è duplice: da un lato, mancano ancora pedine fondamentali come Leao e Nkunku (che deve ancora raggiungere la piena forma fisica), oltre al rientro di Maignan.

Dall’altro, i veri test sono imminenti. “In attesa della prossima sosta per la Nazionale Allegri deve misurarsi con Conte che gli sfilò il secondo scudetto ai tempi di Berlusconi e Galliani, e poi rendere visita alla Juve dalla quale si congedò dopo aver alzato al cielo di Roma una coppa Italia e fatto una colossale bischerata a fine partita con Cristiano Giuntoli.” Solo dopo queste sfide cruciali, conclude Ordine, “forse solo allora potremo dire se, nelle pieghe di un mercato molto contraddittorio e criticato, a Milanello è nata una squadra”.

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