2012
Fuoco di Paglia, numero 14: il dialetto di Mourinho…
Scorie europee. Il portiere bianconero Daniele Padelli, dopo la papera in Eurovisione contro l’Anzhi, ha commentato così il ritorno alla vittoria della ‘sua’ Udinese: “Ho visto la vera Udinese. Non eravamo scarsi prima e non siamo fenomeni, ora pensiamo al Torino!”. Pronta la risposta di Guidolin: “Nessun dubbio su Padelli, era e resta una pedina importante per noi, due occhi in più in tribuna ci faranno comodo anche con il Torino”.
Bufera Cellino. Dopo il rinvio di Cagliari-Roma per questioni di ordine pubblico, la sconfitta a tavolino per 0-3 e l’esposto del Codacons, il presidente del Cagliari è stato così costretto all’esilio sull’Asinara in attesa della sentenza del Tribunale Internazionale. Durante il trasferimento l’istrionico numero uno cagliaritano ha però deciso di contrattaccare duramente: “Se queste decisioni verrano confermate sono pronto a giocarmi tutte le prossime partite a tavolino. Tanto con Larrivey e Nenè di punta tanto vale giocare a subbuteo”.
O Captain! My Captain! Dopo 9 anni, 78 presenze, 6 gol, 15 gialli, 8 espulsioni, una ventina di compagni lesionati, una dozzina tra arbitri e guardalinee internazionali insultati in ogni forma e colore, un cinquantina di scandali sessuali, un paio di mogli altrui castigate e una buona collezione di denunce per offese razziste, si chiude con un pò di rammarico il grande rapporto tra John Terry e la sua Inghilterra. Commovente il saluto dello spogliatoio: “Una stretta di mano finale? Non sarà necessaria, ci basta il ricordo di tutto quello che ha fatto”. Touché..
Il Mou dialetto. Josè Mourinho in conferenza stampa: “Quando parlo in Spagna le mie parole vengono immediatamente trasformate. Ho solo detto che finita l’esperienza al Real Madrid voglio tornare in Inghilterra. Quale club di Premier? Sono un Blues di Londra, ma all’occorrenza anche un professionista”. Che tradotto dal Mourinhano assume grossomodo il seguente significato: “Voi giornalisti spagnoli non capite mai niente. Al Real non resto neanche morto. Se un club della Premier fosse interessato è giusto che sappia che sono un Blues ma che in generale un assegno in bianco vanno benissimo!”.
Champions senza filtro. Furia Abramovich nel dayafter di Chelsea-Juventus. Secondo la stampa britannica, infatti, il magnate russo si sarebbe sfogato chiedendo lumi ad alcuni bookmakers riguardo all’inaccettabile rimonta subita a Stamford Bridge. Ecco un estratto dell’animata conversazione in codice: “Il vostro socio in tribuna mi aveva detto di puntare tutto sul Chelsea e che la premiata ditta B&B avrebbe gestito la cosa sul campo… “. E’ una vergogna!!!