Juve, Giletti: «É di nuovo come Calciopoli»
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Juve, Giletti: «É di nuovo come Calciopoli»

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Le parole di Massimo Giletti sulla penalizzazione della Juve: «Nelle altre società perché non si fanno controlli serrati dello stesso livello?»

Massimo Giletti, in un’intervista a Tuttosport, ha parlato così della penalizzazione inflitta alla Juve. Di seguito le sue parole.

TANTI DUBBI – «Prima l’inchiesta “Last Banner” sulle curve, ora la Prisma sui bilanci. Stiamo reiterando un’operazione che era già stata fatta. Nelle altre società perché non si fanno controlli serrati dello stesso livello? Una domanda che mi pongo non solo da juventino ma ogni persona di buon senso si fa questo interrogativo. Si vede che la Juve vinceva troppo? Bisognava trovare il modo di fermarla? Poi certo, queste domande non coprono gli errori evidenti fatti dalla società ma notare che si indaga a macchia di leopardo partendo solo dalla Juventus mi lascia dei dubbi».

CALCIOPOLI – «Non puoi intervenire durante una stagione in corso. Intervenire e sanzionare in questo modo è destabilizzante e iniquo. Se poi la Juventus dimostrasse di avere ragione come la mettiamo? Abbiamo ancora il diritto di porci delle domande o dobbiamo stare in silenzio e accettare le decisioni di una Giustizia Sportiva che non fu in grado di trovare per esempio le intercettazioni dell’Inter e di Calciopoli? Intercettazioni che a detta del procuratore di allora Palazzi, raccontavano di reati ben più gravi fatti dall’Inter rispetto alla Juve».

ERRORE RONALDO – «Emerge la delusione, l’indignazione non solo di un tifoso, ma di un comune cittadino. Gli errori della dirigenza ci sono stati, penso ad esempio al filone ingaggi: era giusto spalmare gli stipendi a causa del Covid, ma nasconderlo dal bilancio…Se davvero fosse andata così sarebbe una cosa ridicola, assurda. Forse oggi ci accorgiamo che Ronaldo non solo non ha portato le Coppe che speravamo ma ha segnato la fine della squadra. Per sostenerlo si sono dovute fare cose al limite, complicate. Si è “ucciso” pure Dybala che ora tiene a galla la Roma. Aveva ragione Marotta, poi è chiaro, con il senno di poi è facile».

CESSIONE DEL CLUB – «Ho una sensazione, che la Juventus possa cambiare proprietario. Un gruppo che investe 1 miliardo di euro per coprire delle toppe, potrebbe anche decidere che il calcio di oggi implichi spese e rischi troppo alti. Dopo una cosa del genere, non sarebbe da biasimare un grande azionista che perdesse la voglia di perder soldi…».

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