L'Inter tra i due Bayern: quanto è migliorata?
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L’Inter tra i due Bayern: quanto è migliorata?

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Inzaghi Simone

L’Inter è migliorata molto dalla prima sfida con il Bayern a San Siro: i progressi della squadra di Inzaghi nel doppio confronto

La premessa è doverosa: qualificandosi agli ottavi di Champions League l’Inter ha fatto una grande impresa. Che conferma la crescita europea sotto la gestione di Inzaghi e che adesso può anche suscitare qualche pensiero positivo. Vero è che al sorteggio potrà capitare qualche big in sorte, ma è altrettanto certo che se si supera un muro composto da Bayern e Barcellona si può indurre un’affermazione come quella di Nagelsmann: «Se l’Inter è passata in questo girone così duro vuole dire che può anche vincere la Champions…».

L’affermazione può suonare esagerata o diplomatica, ma evidentemente si basa anche sulla stima guadagnata dai nerazzurri tra l’andata e il ritorno con i tedeschi. Certo, il valore delle due sfide non era paragonabile. Un conto è giocare l’esordio, un altro è andare a Monaco senza alcuna tensione di classifica, a qualificazione già ottenuta e schierando un undici composto prevalentemente da riserve.

Ma non sarà sfuggito al tecnico del Bayern come a Milano fosse bastato il solo Sané a determinare paurosi sbandamenti e il conseguente 1-0 a favore degli ospiti, peraltro in un tempo leggermente inferiore rispetto a quanto successo all’Allianz. Per il resto, se si guardano voci come possesso palla o tiri in porta la differenza tra le due squadre è apparsa netta e significativa in entrambi gli incontri, con il Bayern che ha sempre avuto il monopolio del gioco ed è andato a concludere più di 20 volte e l’Inter meno della metà. Ma il fatto che nel secondo caso ci fossero solo 4 titolari in campo e neanche tra i più concentrati – vedi Lautaro – dice che sì, qualcosa è migliorato tra un Bayern e l’altro e si può guardare al futuro con ottimismo.