Juve, senti Tardelli: «Vorrei che Berna diventasse un pilastro bianconero»
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Juve, senti Tardelli: «Vorrei che Berna diventasse un pilastro bianconero»

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L’ex Juventus Marco Tardelli: «È forte e mette la tecnica ovunque giochi. Un giocatore moderno. Vorrei facesse il centrocampista».

Torna a parlare Marco Tardelli dopo la lite con Jorginho nel post partita di Italia-Polonia. All’eroe di Spagna ’82, sulle colonne della Gazzetta dello Sport, è stata chiesta un’opinione su Federico Bernardeschi. Alla Juventus, l’ex Viola sembra finalmente essere sbocciato: grinta ed incisività, abbinati alla solita classe gli hanno permesso di firmare già due reti. Queste le parole di Tardelli: «Non so se Bernardeschi sia uno dei giocatori a cui affidare la Nazionale. Ma so per certo che si tratta di un giocatore importante. A me piacerebbe che diventasse un centrocampista: può farlo capendo tempi e movimenti del ruolo».

Tardelli ha poi continuato: «Rispetto all’anno scorso è cambiato fisicamente, ha più forza. Ma per fare il centrocampista servono tempi diversi, sia in attacco che in difesa. Sono piccoli dettagli ma contano: capire i momenti della partita, quando dare la palla e quando tenerla, quando rallentare e quando accelerare. Una volta ne ho parlato con Allegri, anche lui mi ha detto che Berna può diventare un centrocampista. Mi fido molto di Max, se lui vedesse di nuovo Bernardeschi a tutta fascia come alla Fiorentina, allora sarei d’accordo con lui. Pochi sono capaci di migliorare un calciatore di 24-25 anni come Allegri».

Infine, una chiosa sulle aspettative per il futuro: «Vorrei che diventasse un pilastro della Juve. Ora entra spesso e cambia la partita, ma lui non può essere solo questo. In fondo ha anche molte qualità, mi sembra un giocatore moderno. Difficile il paragone con qualcuno del passato proprio perché gioca come si fa ora. Adesso riesce a combinare qualità ed adattabilità. Può giocare in tanti ruoli, ma ovunque porta la stessa capacità di fare la differenza con la tecnica. Se parliamo dei due-tre giocatori più promettenti in Italia, Bernardeschi non può di certo mancare».