Maurizio Sarri, cinque cose che non sai sul tecnico del momento
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Maurizio Sarri, cinque cose che non sapete sul tecnico del momento

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Maurizio Sarri, cinque cose che non sapete sul tecnico inseguito dalla Juve e fresco di successo in Europa League col Chelsea

Maurizio Sarri è decisamente l’allenatore del momento. Ha appena centrato il suo primo successo in carriera, superando l’Arsenal in finale di Europa League con il Chelsea. Ed è conteso da mezza Serie A, con la Juventus in prima fila e Roma e Milan a seguire. Sul suo credo calcistico gli appassionati ormai sanno tutto, sulla persona che si cela dietro il tecnico forse no…

1) Maurizio Sarri è un appassionato di letteratura

Maurizio Sarri dedica larga parte delle sue giornate al calcio, ma nel tempo libero si dedica anche e soprattutto ai libri. il tecnico è, infatti, un grande appassionato di letteratura. Gli autori preferiti? Bukowski, Fante e Vargas Llosa.

2) Maurizio Sarri è un accanito fumatore

Tolto in panchina, dove è vietato, Maurizio Sarri ha sempre una fedele sigaretta in bocca. I tabloid inglesi, su questo suo vizio, hanno provato ad abbozzare qualche calcolo: pare ne fumi circa 80 al giorno, una ogni 12 minuti. Per un totale di 29mila sigarette all’anno e 400mila euro spesi dal tabaccaio nella sua vita.

3) Maurizio Sarri è soprannominato “mister 33”

Maurizio Sarri è soprannominato “mister 33” fin dai tempi del Sansovino, quando un giornalista locale rivelò che in allenamento preparava 33 differenti schemi sulle palle inattive. Il tecnico non ha mai confermato l’esatto numero, ma ha certificato che siano comunque più di trenta…

4) Maurizio Sarri non è stato un calciatore

Maurizio Sarri da giovane non ha giocato a calcio. Non a livello rilevanti, quantomeno, se si eccettua una piccola parentesi dilettantistica. In questo senso, si inserisce nel solco di allenatori come Zeman, Sacchi o Mourinho. Al contrario per diversi anni ha lavorato con profitto in banca, sommando anche diverse esperienze all’estero.

5) Maurizio Sarri e il rito della pizza

Maurizio Sarri, di concerto con il suo staff, ai tempi di Empoli aveva inaugurato nello spogliatoio una sorta di “rito della pizza”. Entro 10-15 minuti dalla fine delle partite, infatti, ai giocatori veniva fatta mangiare una margherita per favorire l’assunzione di carboidrati.