Napoli, Ancelotti vuole il colpo in attacco? Recuperi Insigne
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Napoli, Ancelotti vuole il colpo in attacco? Recuperi Insigne

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Per Lorenzo troppa fatica negli ultimi mesi: se il Napoli sceglie di trattenerlo Ancelotti dovrà recuperarlo, altrimenti meglio separarsi

Solitamente era l’azzurro Napoli a regalargli le grandi soddisfazioni, mentre con quello della nazionale il feeling definitivo non era mai sbocciato. Il 2019 di Insigne però, finora, sembra stare andando proprio nel verso contrario. La prestazione scintillante con annesso gol da cineteca ieri contro la Grecia, ha restituito a Lorenzo il sorriso perduto negli ultimi mesi nel suo Napoli, dove complici tanti motivi le cose non sono andate per il meglio.

A un certo punto il rapporto di Insigne con il Napoli era diventato addirittura un caso, ma adesso le parti si sono riavvicinate nell’interesse di entrambe: il Napoli non l’avrebbe svenduto, le grandissime offerte latitavano e a Insigne, da napoletano e capitano, non conveniva di certo andare avanti con un ruolo da dissidente, per non parlare di separato in casa. Dopo aver risolto il problema in superficie, sarà necessario analizzarlo e superarlo anche nel profondo. Lorenzo ha bisogno di normalità e serenità. Deve tornare a giocare bene, divertirsi, sentire la fiducia dell’ambiente e soprattutto segnare e far segnare i compagni. La pressione della fascia e una condizione non sempre brillante non rappresentano però la totalità del problema, che è anche di natura tattica. La nuova posizione di seconda punta, talvolta anche prima, aveva funzionato come effetto sorpresa nelle prime uscite, quando Insigne andava a segno con regolarità. Il digiuno successivo però, iniziato da dicembre e di fatto mai spezzatosi, è stato troppo lungo.

La componente tattica ha avuto senz’altro una sua valenza: Insigne in un 442 fa fatica e forse anche i principi di un calcio più verticale probabilmente non esaltano le sue caratteristiche. Lapalissiano come Lorenzo si sia trovato più a suo agio nel sistema di Mancini, non poco ispirato a quello che fu di Sarri. E’ doveroso che il Napoli si ponga degli interrogativi: Insigne resta, Mertens pure, Milik ci mancherebbe, eppure De Laurentiis, dopo il confronto con Ancelotti, continua a ribadire che per la stagione 19/20 la squadra abbia bisogno soprattutto di un attaccante. Ne arrivasse uno leggero, come ad esempio Lozano, che ne sarebbe della fiducia di Insigne? E se invece arrivasse un grande centravanti? Insigne finirebbe a giocarsi una maglia da spalla in un ballottaggio fraticida con Mertens e Milik?

La riconferma di Lorenzo non può dipendere soltanto dal mancato arrivo di una offerta congrua. Il Napoli, se sceglie di trattenerlo, deve difenderlo, valorizzarlo e aiutarlo a trovare sè stesso. Se Ancelotti riuscirà in questo, ecco che il Napoli avrà già il suo primo rinforzo in attacco, perchè l’Insigne del girone di ritorno non è linea con la risorsa che il capitano azzurro può e deve rappresentare per il suo Napoli.