Report, inchiesta sul Milan: l'ombra del riciclaggio e di Berlusconi su Li
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Report, inchiesta sul Milan: su Yonghong Li l’ombra del riciclaggio e di Berlusconi

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Report Milan, l’inchiesta del programma di Rai Tre sulla cessione tra Silvio Berlusconi e Yonghong Li: ricostruiamo la situazione

Il Milan è di nuovo nell’occhio del ciclone. La trasmissione Report ha indagato su Yonghong Li e sulla provenienza dei soldi del cinese e ha avanzato sospetti di riciclaggio di denaro, il tutto ricollegato alla figura di Silvio Berlusconi. Il servizio si apre con la ricostruzione delle vicende pre-closing e continua con le immagini dei giornalisti nell’ufficio cinese di Li, che si occupa di miniere di fosforo: si nota una stanza abbandonata con sacchi dell’immondizia pieni di vermi. In seguito Report mostra uno schema dei soldi con cui è stato preso il Milan e spiega che gran parte di essi derivano da paradisi fiscali.

Soprattutto, punta il dito su due finanzieri napoletani che si sono presi cura del rapporto con Elliott. Si tratta di Gianluca D’Avanzo e Salvatore Cerchione, manager di stanza a Londra e i cui nomi erano stati fatti per il possibile cda del Diavolo. Il loro socio è Giuseppe Cipriani, compagno di Nicole Minetti, in politica con Berlusconi. Cerchione e D’Avanzo sono stati legati a doppio filo con la finanziaria Sopaf, nella quale c’era nientedimeno che Adriano Galliani. In più, è lo stesso Sigfrido Ranucci – presentatore del programma – a affermare che è dubbia la presenza di Paolo Scaroni nel cda rossonero, dato che era un fedelissimo di Berlusconi.

«Per acquistare il Milan entrano 740 milioni nelle casse della Fininvest. La prima caparra di 100 milioni per bloccare l’operazione risale all’agosto del 2016, a dicembre dello stesso anno arrivano altri 100 milioni dalla Willy Shine delle British Virgin Island, a febbraio 2017 altri 100 milioni di cui 50 dalla Rossoneri Advance sempre nel paradiso fiscale delle BVI. Ad affiancare Fininvest nella vendita c’è la banca d’affari Lazard, mentre mister Li lo ha seguito la Rothschild. Il vicepresidente a Londra è Paolo Scaroni, ex Eni, da sempre vicino al cavaliere, oggi dopo la vendita, è consigliere d’amministrazione del nuovo Milan cinese. Ma nessuno ha registrato alcune criticità sulla solidità finanziaria di mister Li…», ha raccontato l’autore del servizio Luca Schianca.

Il Milan non parla. A pochi giorni dalla sentenza UEFA bocche cucite: Report avrebbe dovuto intervistare Marco Fassone, ma da Li è arrivato l’ordine di esporsi il meno possibile prima dell’incontro a Nyon. In pratica la trasmissione di Rai Tre non va tanto per il sottile e sottolinea come tutte le persone nell’affare Li siano legate a Berlusconi: l’accusa, nemmeno troppo velata, è che questa operazione veda ancora il Cavaliere protagonista. «L’unico che può dirci chi è veramente mister Li, da dove vengono i soldi, è lei, presidente Berlusconi. Chi è che ha giudicato più degno di lei da affidargli il suo Milan a cui tiene tantissimo?», è la domanda sarcastica con cui si chiude il servizio.

Per vedere la puntata di Report: PUNTATA 4/6/18 – LE SCATOLE DEL CINESE