Sacchi: «Pensare al calcio? La testa va alla gente che muore»
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Sacchi: «Pensare al calcio? La testa va alla gente che muore»

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Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan, è intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole

L’ex tecnico del Milan e della nazionale italiana Arrigo Sacchi è intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole

«Per fortuna non ho avuto notizia di miei giocatori colpiti dal virus. Maldini sta bene. Mi ha telefonato Santi, mio giocatore nell’Atletico Madrid, poi tecnico delle nazionali giovanili: ha perso il padre. Ho sentito Florentino Perez, sta bene. Qui in paese la situazione non è gravissima, ma ho amici in ospedale, qualcuno sta morendo. È terribile. Molti se ne vanno senza un parente accanto, soli come cani».

CORONAVIRUS – «L’Italia deve ripartire da squadra, senza furbate e interessi di parte, anche se abbiamo l’egoismo nel sangue. Ogni giorno diciamo grazie a medici e infermieri, eroi mandati in guerra quasi disarmati».

CALCIO – «Non riesco a pensarci. Un conto è rivedere vecchie partite, un conto è ragionare sulla formula migliore di campionato. Non ci riesco. La testa va alla gente che muore, ai telegiornali sul Coronavirus».