Spalletti non ci sta: «Nessun caso Icardi. Barcellona? Convinti della loro professionalità» - Calcio News 24
Connettiti con noi

Champions League

Spalletti non ci sta: «Nessun caso Icardi. Barcellona? Convinti della loro professionalità»

Pubblicato

su

spalletti inter

La conferenza stampa di Luciano Spalletti alla vigilia di Inter-Psv di Champions League. Ecco le sue dichiarazioni

Vigilia dell’importantissima sfida di Champions tra Inter e Psv. Luciano Spalletti, tecnico dei nerazzurri, ha presentato così il match in conferenza stampa: «L’Inter ha mantenuto delle certezze ma, come si dice spesso, non riusciamo a mettere tutto quello che abbiamo per tutto l’arco della gara e in questi piccoli cali di concentrazione, gli altri ci prendono dei vantaggi, eccetto la partita con l’Atalanta dove c’è stato un abbassamento generale di quelli che devono essere i requisiti per andare a giocare le partite importanti ma io non riscontro tutti questi problemi. Per me la squadra sta bene e ha tutte quelle cose per vincere la gara e per poter piacere ai nostri tifosi. Ko con Tottenham e Juve? Una è arrivata ai quarti di finale di Champions, l’altra vince da 10 anni e ci ha ricordato il top a livello mondiale perché sono due squadre forti. Partendo da quelle gare, l’analisi è che ci sono dei cali di tensione dove gli altri ci prendono dei vantaggi ma non sono questi quelli che disturbano. Che non ci sia tutta quella differenza tra noi e la Juve non lo vedo nella gara con la Juve perché poi ci possiamo anche giocare alla pari, la differenza la vedo nelle vittorie mancanti contro Parma, Atalanta: con l’Atalanta si può anche perdere ma non in quella maniera. Dobbiamo mantenere il contesto di squadra forte nelle 38 partite. Con la Juve avremmo potuto anche vincere ma non riusciamo a mantenere questo livellamento alto per tutta la partita».

Ancora Spalletti: «Caso Icardi? C’era la delegazione della Juve, c’erano dirigenti e un calciatore dell’Inter, non vedo dove stia il problema, è una cosa che si gestisce dentro quello che è il regolamento, il pensiero, la possibilità di avere un’autorizzazione per vedere la partita, non ha fatto niente di strano, è come andare a cena, è come se fosse andato a vedere uno spettacolo con la moglie. Turnover per il Barcellona? Mi viene da pensare che si stiano offendendo. Stiamo mettendo in dubbio la loro etica sportiva. Hanno mandato un segnale chiaro da sempre, al Barcellona ci lavorano solo persone serie e l’unico errore che noi potremmo fare è quello di andare a creare attenzione per il loro risultato. Noi dobbiamo pensare a vincere la nostra partita. Lì ci sono professionisti serie ed è per questo che hanno questo seguito. Noi dobbiamo vincere la partita contro una squadra di terza fascia, noi eravamo in quarta fascia. Questa è la partita che sostituisce la gara dell’anno scorso contro la Lazio, è lo step successivo, è la mia partita più importante da quando sono all’Inter. Se quando c’è stato il sorteggio, ci avessero detto: vi giocate la qualificazione all’ultima partita in casa contro il Psv e il Tottenham va a Barcellona. Poi ci sono i rompiscatole di professione, che danno il verso che vogliono alle cose, dipende tutto dal verso che vuoi dare alle cose».