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Ecco 7 incredibili pesci d’aprile della storia del calcio
Pesci d’aprile: notizie incredibili, scherzi e bufale. Ecco alcune storie clamorose sui pesci d’aprile
«Non è vero, deve essere un pesce d’aprile», è questa la classica reazione che abbiamo di fronte ad una notizia incredibile. Merito della tradizionale giornata in cui ci si prende gioco di amici, familiari e colleghi a suon di scherzi. Oggi, ad esempio, è circolata la clamorosa indiscrezione sul futuro di Francesco Totti, che sarebbe disposto a giocare gratis pur di restare un altro anno nella Roma. La notizia, smentita dal presidente giallorosso James Pallotta, si aggiunge alla lista di “bufale” che compaiono puntualmente il 1 aprile. Alcune sono entrate nella storia per le ripercussioni che hanno generato e altre per il clamore che hanno scatenato. Ecco, allora, 7 incredibili pesci d’aprile del mondo del calcio.
EL PARTITO DEL DIA DE LOS SANTOS INOCENTES
La partita del pesce d’aprile, cioè come far passare alla storia una sfida con un episodio nient’affatto edificante. Era il 1 aprile del 1998 e al Santiago Bernabeu stava per andare in scena l’andata della semifinale di Champions League tra il Real Madrid e il Borussia Dortmund. Una ventina di tifosi, che facevano parte del Fondo Sur, si avvicinò alla porta, vi si arrampicò e cominciò a tagliare i pali. Mancavano cinque minuti all’inizio della partita: la porta cadde all’indietro mentre i tifosi madridisti sghignazzavano. Uno scherzo sì, ma d’altra parte anche una figuraccia che rischiò di macchiare l’immagine del Real Madrid e di farle perdere la partita a tavolino, perché non c’era una porta di riserva, come impone la normativa Uefa. E allora un impiegato del club, Augustin Herrerin, in moto si diresse verso il centro sportivo per prendere una porta di allenamento, le cui dimensioni erano comunque irregolari per una partita ufficiale, per portarla al Bernabeu, dove il match cominciò alle 22:01. L’impianto fu poi squalificato per un turno, mentre il Real Madrid pagò 700mila euro di multa.
IL PESCE D’APRILE SPAGNOLO
Si tratta dell’inocentada, che in Spagna si celebra il 28 dicembre. Nel 2006 il quotidiano iberico Marca lancia una clamorosa notizia: Fabio Cannavaro non avrebbe vinto il Pallone d’Oro, bensì Zinedine Zidane. Si parla, dunque, di una presunta beffa spagnola per il capitano della Nazionale, che in Germania aveva alzato al cielo la Coppa del Mondo. Nell’articolo il quotidiano iberico parla di un clamoroso errore nel conteggio dei voti del FIFA World Player e della richiesta da parte dell’entourage di Zidane di ricontare i voti degli allenatori e dei capitani. Non solo: Marca rivela che la FIFA, dopo aver ricontato i voti, avrebbe ammesso l’errore commesso e ufficializzato il vero risultato. L’organismo internazionale smentisce seccamente l’articolo, confermando così che lo scherzo era perfettamente riuscito.
LO STADIO LONTANO DA MILANO
Vittima in questo caso è l’Inter, che nel 2014 era al centro delle indiscrezioni per il progetto relativo alla costruzione di uno stadio di proprietà, che come sappiamo è stato poi “congelato”. Il 1 aprile, dunque, fu clonata la pagina ufficiale della società e inserito poi l’annuncio della costruzione del nuovo stadio, allegando anche il modello virtuale dell’impianto. Lo scherzo verteva sulla sede dello stadio: a Parabiago, un paese di circa 29mila persone che dista poco più di 14km da Milano.
L’ESONERO DI INZAGHI (PREMONITORE)
Il noto programma satirico “Striscia la notizia” decide di giocare un brutto scherzo nel 2015 a Filippo Inzaghi. All’indomani del 1 aprile, infatti, Valerio Staffelli consegna il Tapiro d’Oro all’allora allenatore del Milan per via dell’esonero. «Staffelli ha consegnato un Tapiro d’Oro a Inzaghi, esonerato dal Milan», così Ficarra e Picone presentano il servizio, che ha fatto balzare in piedi dall’incredulità i tifosi rossoneri e tutti gli addetti ai lavori. Sotto il Tapiro però, poi si legge la scritta “Pesce d’aprile”. Un mossa in anticipo per certi versi, visto che Inzaghi viene sollevato dall’incarico a giugno.
LA CORDATA PER IL BORGOMANERO
Restiamo nel mondo rossonero, ma facendo un passo indietro fino al 1 aprile 2014, quando il Borgomanero, club piemontese che milita in Serie A, annuncia l’ingresso di nuovi soci e in particolare di una cordata con a capo Adriano Galliani. Il club della provincia di Novara utilizza un titolo neutrale e pubblica un comunicato essenziale e autorevole: «Il Borgomanero ufficializza di aver raggiunto l’accordo con nuovi soci che contribuiranno direttamente alla costruzione della nuova squadra per la stagione 2014-15. A renderlo noto è il presidente della società, Marco Bacchetta, che vuole porre fine alle continue voci che si sono rincorse negli ultimi tempi». Dopo il commento del presidente, la nota tira in ballo l’amministratore delegato del Milan: «Non si tratta dunque di una sola persona bensì di una cordata con a capo Adriano Galliani. L’a.d. del Milan non ha nessuna intenzione di lasciare la sua carica e precisa che questa nuova sfida in favore del Borgomanero non vuole assolutamente dare fondamento alle voci di una separazione in casa con la società rossonera, si tratta solo di una nuova avventura che potrà senz’altro dare nuovo vigore a una passione, quella del calcio, che vive in ognuno di noi». Per rendere ancor più verosimile l’annuncio, vengono pubblicate le presunte dichiarazioni di Galliani: «Mi congratulo con il presidente Bacchetta per quanto fatto fino ad oggi. Conosco la realtà di Borgomanero che ho sempre seguito con particolare attenzione. Ritornare in D non è stato facile faremo di tutto per portare la squadra in serie superiori».
LA GAS-BUFALA
Restiamo in Italia, ma spostiamoci a Pieve Pissiraga, dove in occasione del 1 aprile 2012 l’Us Fissiraga annuncia il passaggio di proprietà del club nelle mani della Gazsautka, importanze azienda russa del settore energetico. Inoltre, il presidente Claudio Grilli promette la costruzione di uno stadio da 50mila posti proprio a Pieve. Il comunicato fa scoppiare il finimondo nel cuore del Lodigiano: molti genitori hanno contattato il presidente, allenatori si sono proposti e altri presidenti si sono complimentati per l’operazione. Tutti nel club hanno retto il gioco fino a quando il responsabile dell’ufficio stampa Dario Bruschi confessa la “bufala”. E pensare che Gazsautka significa letteralmente “gas-bufala”. E per il nome dell’amministratore delegato della fantomatica azienda è stato scelto Nikolaj Aseev, un poeta dell’Ottocento. Di sicuro l’Us Fissiraga è riuscito ad attirare l’attenzione sul calcio giovanile.
IL PASSAGGIO ESTIVO
L’Inter Club Agordino, in collaborazione con Radio Più, si muove, invece, in anticipo nel 2015: due giorni prima del 1 aprile, infatti, annuncia l’arrivo dell’Inter ad Agordo. Nella provincia di Belluno tutti, dal sindaco al presidente della squadra locale, dai giornalisti ai cittadini, vengono presi in giro dall’Inter Club intitolato a Giacinto Facchetti, che convince chiunque sull’arrivo dell’Inter in paese a luglio. Della questione si è parlato addirittura in consiglio comunale e si stava pensando di organizzare un’amichevole tra l’Argordina Calcio e, appunto, la squadra di Roberto Mancini, che in realtà a luglio è andata in ritiro a Brunico.