2013
Serie A, 2^ giornata: Catania-Inter, pagelle
Top: Ricky Álvarez, Nagatomo e Jonathan; Flop: Monzon e Alvarez
INTER CATANIA PAGELLE – L’Inter ha vinto contro il Catania per 3-0, mostrando un buono stato di forma e salendo così a sei punti in classifica. Queste le pagelle dell’incontro.
CATANIA:
ANDUJAR 6 – Incolpevole sui gol dell’Inter. Nel secondo tempo ha modo di mettersi in mostra con riflessi pregevoli.
ALVAREZ 4.5 – Primo colpevole sul raddoppio di Nagatomo. Mai incisivo in fase offensiva, rischia anzi di provocare un rigore solare su Palacio prima del 2-0. Se fossimo a scuola non ci sarebbero dubbi: bocciato. (Dal 62′ ROLIN 6)
LEGROTTAGLIE 5.5 – Meno convincente del suo compagno di reparto Spolli. Indeciso sull’inzuccata di Nagatomo, subisce e non poco la rapidità di Palacio.
SPOLLI 6 – Rischia il rosso su un bel contropiede di Palacio. Nulla può però sul gol dell’argentino. In linea di massima si fa valere per presenza fisica e personalità.
MONZON 4.5 – Divorato da Jonathan in occasione del vantaggio dell’Inter. Conferma le cattive impressioni date nella prima giornata, quando si è visto letteralmente surclassare da Cuadrado contro la Fiorentina.
IZCO 5 – Costretto a uscire per problemi fisici poco prima della fine della ripresa. Non riesce a impensierire in alcun modo la retroguardia dell’Inter, risultando lento e prevedibile nei movimenti. (Dal 41′ MAXI LOPEZ 5.5 – Sguscia, si sbatte, ma agita soltanto fumo. )
TACHTSIDIS 5.5 – Ha il pesante compito di sostituire Lodi nello scacchiere di Maran. Ci riesce a tratti: le idee sono buone, i piedi non sono gli stessi.
ALMIRON 5.5 – Tra i più attivi quando si tratta di impostare o di creare pericoli ad Handanovic. Alla fine non trova mai la giusta fiammata.
LETO 6 – Si divora un gol tutto solo davanti la porta. Tutto sommato però risulta la vera arma in più di questo Catania: è lui a seminare nelle poche occasioni offensive del Catania pericoli per la difesa nerazzurra. (Dal 67′ DOUKARA 6)
BERGESSIO 5 – Letteralmente annullato dalla difesa dell’Inter. Il suo famoso lavoro oscuro finisce per diventare invisibile. CASTRO 5.5 – Inizia bene interpretando bene il ruolo di collante tra centrocampo e attacco. Dopo il vantaggio dell’Inter perde di brillantezza e fa davvero poco per meritarsi la sufficienza.
ALL. MARAN 5 – La brutta copia del Catania dello scorso anno. Lento, prevedibile e barcollante in difesa. D’altro canto ha perso tre pedine fondamentali (Barrientos, Gomez e Lodi). Occorrono sicuramente alcuni innesti.
INTER:
HANDANOVIC 6 – Quello che sente meno la mancanza dell’Inter dello scorso anno. Praticamente quasi mai impegnato, probabilmente penserà di essere arrivato in una grande squadra con un anno di ritardo.
CAMPAGNARO 7 – Il vero segreto di questa nuova Inter porta il suo nome. Solidità, carattere e tenacia. Tenuta fisica e mentale che ricorda quella dei padroni della muraglia vista nel 2009/10.
RANOCCHIA 6.5 – La presenza di Campagnaro gli garantisce una certa sicurezza. Inizialmente sembra incline ad amnesie, con il passare dei minuti prende le misure sugli attaccanti etnei e sfodera una prestazione più che sufficiente.
JUAN JESUS 6 – Il più insicuro tra i tre del pacchetto arretrato. Va troppo in anticipo, rischiando di rimanere beffato dai dribbling degli avversari. Se il Catania però crea così poco, parte dei meriti va anche a lui.
JONATHAN 7 – Non chiamatelo nuovo Maicon. Ciceiro Moreira è un terzino rinato, pericoloso quando attacca e attento in difesa. Un altro giocatore rispetto a quello (poco) apprezzato nelle passate stagioni. Meraviglioso l’assist che sblocca la gara, partecipa anche all’azione del raddoppio. (Dal 73′ WALLACE 6)
GUARIN 6.5 – Si cominciano a intravedere i dettami tattici di Walter Mazzarri. Più disciplinato, osa poco e bene la giocata. (Dal 68′ BELFODIL 6 – Va subito in gol, ma glielo annullano per un giusto fuorigioco).
CAMBIASSO 6.5 – Prestazione più convincente rispetto a quelle contro il Cittadella e il Genoa. Dirige al meglio il centrocampo nerazzurro, cominciando ad arrivare con una certa puntualità sulle palle vaganti.
KOVACIC 5.5 – Un colpo alla schiena lo mette ko appena un minuto prima della fine del primo tempo. Non riesce a incidere come suo solito, sbaglia qualche passaggio di troppo rischiando di favorire in più di un’occasione il contropiede del Catania. Tuttavia il lavoro di Mazzarri su di lui è ancora agli inizi. Rimandato. (Dal 45′ TAIDER 6.5 – Sembra che sia all’Inter da una vita per come inserito fisicamente, tatticamente e soprattutto mentalmente negli schemi di gioco.)
NAGATOMO 7 – A pochi giorni dalla fine del mercato lancia segnali importanti a Walter Mazzarri. Segna, crea pericoli e convince. Giocasse sempre così…
ALVAREZ 7 – Nel primo tempo agisce da seconda punta alle spalle del solo Palacio. Crea pochi pericoli, ma denota una certa concretezza quando si tratta di impostare l’azione e difendere. Quando arretra il suo raggio d’azione in occasione dell’uscita di Guarin, come fu col Genoa, sale in cattedra e sigla il suo primo gol stagionale. E che gol!
PALACIO 7,5 – Nelle altre squadre si chiamano Hamsik, Tevez, Balotelli. Nell’Inter la parola campione corrisponde a lui. L’uomo giusto al momento giusto: sblocca il punteggio e assiste Nagatomo per il 2-0. E’ in formato Seleccion e si vede.
ALL. MAZZARRI 8 – Concretezza, corsa e compattezza. Questi i motivi per cui è approdato sulla panchina dell’Inter. Probabilmente Moratti non si sarebbe mai aspettato in così poco tempo certi passi da gigante. E quanto fanno male i suoi esterni!
ARBITRO DAMATO 6