Conferenza Allegri: «Se lo dico viene giù tutto», a chi è rivolta la frecciata
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«Se lo dico viene giù tutto»: a chi è rivolta la bordata di Allegri

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«Se lo dico viene giù tutto»: a chi è rivolta la bordata di Allegri. Nella commozione generale della conferenza d’addio spunta la frecciata

C’è un momento dell’intesa conferenza d’addio di Massimiliano Allegri diverso dagli altri. Quello in cui commozione e magone precoce lasciano spazio ai sassolini che Max ha necessariamente bisogno di togliersi dalle scarpa. La domanda arriva come una puntura indesiderata: bel gioco o risultati?

«È un dibattito che si è creato coi tifosi e con i giornalisti. Quando lavori nella Juventus devi portare a casa gli obiettivi. Giocar bene o giocar male dipende dai risultati finali (…) Se uno si accontenta di uscire dal campo e dire “Abbiamo giocato bene ma abbiamo perso e siamo arrivati secondi…”, va bene. Ma non è roba che fa per me (…) Non ho ancora capito cosa vuol dire giocare bene o giocar male. Come dico sempre nella vita ci sono le categorie. Ci sono giocatori che vincono le Champions, quelli che vincono i campionati, quelli che si salvano. Poi ci sono quelli che non vincono mai e ci sarà un motivo. Non c’è più mestiere, è tutta teoria. (…). Quelli che vincono sono più bravi degli altri. Ora vorrei fare un esempio ma se lo faccio viene giù tutto». 

Riferimento, nemmeno troppo mascherato, al duello degli ultimi anni col Napoli, stravinto dai bianconeri sotto ogni punta di vista. Non quello – secondo alcuni addetti ai lavori – del bel gioco propizio alla consacrazione in campo europeo. Tesi principale dell’opinionista “teorico” Lele Adani con cui il tecnico ha recentemente battibeccato in diretta televisiva.