Conferenza stampa Mazzarri: «Gara col Lecce piena di insidie»
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Conferenza stampa Mazzarri: «Gara col Lecce piena di insidie»

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Conferenza stampa Mazzarri, ecco le parole del tecnico del Torino alla vigilia della sfida contro il Lecce che può valere il primato

(Simone Indovino inviato allo stadio Olimpico “Grande Torino”) – Il tecnico del Torino, Walter Mazzarri, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Lecce. Ecco le sue parole:

Numeri record degli abbonati, è un premio per tutti voi?
Questa è una cosa bellissima, da quando sono arrivato ho sempre pensato che si può mettere in difficoltà le altre stando tutti uniti. Quando c’è il calore, come nel girone di ritorno scorso, la squadra ha iniziato a volare, abbiamo svoltato. I giocatori hanno bisogno di sentire la gente vicina, non solo in casa ma anche fuori. Domani spero di trovare lo stadio caldissimo.

Quali sono i pericoli di domani?
Ormai non c’è più una partita scontata, il Lecce gioca bene con Liverani da due anni e lo fa a memoria. Hanno pagato dazio nelle prime partite dopo il ritorno in A, ma verranno a giocarsela. Dobbiamo dimostrare di essere cresciuti mentalmente con le squadre più abbordabili, domani chiederò una prova di forza e alla fine di spuntarla.

Quali sono le regole che si devono seguire per stare bene in gruppo?
Fino a gennaio il gruppo è numericamente ampio, era un gruppo che poteva stare in Europa League. Per dare continuità alle mie scelte, i giocatori sanno benissimo che bisogna stare bene fisicamente. Se non c’è questo presupposto è bene che giochino altri. Verdi è arrivato da un altro club con preparazioni diverse, ha ammesso di aver bisogno di un po’ di tempo. Fisicamente può migliorare ancora tanto. Per Nkoulou discorso diverso: è successo quello che è successo, gli ho parlato in faccia. C’è stato un percorso per farlo rientrare con noi, gli ho detto che avrebbe dovuto ripartire da zero. Con gli allenamenti mi farà vedere se sarà utile come il resto dei compagni. Starà a me vedere come si allenerà.

Il suo rinnovo? Ci sono le condizioni per aprire un ciclo?
Ringrazio il presidente per la stima che ha dimostrato verso di me in questi giorni. C’è una stima reciproca, ci capiamo e tutto quello che viene fatto lo condividiamo. I contratti sono una formalità, ce l’ho e intanto devo pensare al Lecce e poi alle prossime gare. Quando vorrà sedersi il presidente lo faremo, basta trovare il tempo perché lavoriamo tantissimo. Con me basta una stretta di mano e un’occhiata, a quel punto è come avere già firmato.

Questo è il Torino dei suoi desideri?
Abbiamo tante possibilità, anche domani, per cambiare pelle in corso. Le partite si giocano in 14 e la rosa è competitiva. Ho spiegato ai ragazzi il concetto di staffetta, tatticamente si può anche cambiare. Vorrei sottolineare che l’anno scorso per la prima volta il presidente, su mio consiglio, ha cercato di tenere i migliori. Adesso loro devono dimostrare la fiducia che gli abbiamo dato per fare il salto di qualità. I sei mesi scorsi vanno conservati e, se possibile, bisogna fare un ulteriore salto di qualità. Il presidente mi ha dato retta e ha fatto degli sforzi per tenere tutti, sono stati inseriti elementi che possano darci una mano. Ci sono i presupposti, basta che i ragazzi non mollino e non prendano altre strade. Se questa mentalità viene accettata, bene. Poi c’è sempre il mercato di gennaio, i giocatori che avranno avuto meno spazio verranno a parlarci e vedremo cosa fare, ma questa nel calcio moderno è una regola per tutti.

È la sua partita più importante da quando è al Torino? 
Quando ci sono le nazionali è un problema per tutti, li ho rivisti mercoledì. Ho toccato i tasti delle motivazioni, è lì che si vede se abbiamo fatto il salto di qualità della squadra matura. Alla fine bisogna portare i punti a casa, ci vuole cattiveria ed esperienza. Certe partite bisogna farle nostre per forza, in passato siamo inciampati spesso. Vediamo se si è fatto questo salto di qualità sul campo.

Zaza come sta? Come ci descrive Verdi?
Zaza ha recuperato, è a disposizione. Verdi è uno dei pochi trequartisti che ha la qualità di saper usare entrambi i piedi. Quando sarà a posto fisicamente potrà darci una mano per determinate cose.

A che punto è l’inserimento di Verdi nello schema tattico? 
Lui è molto sveglio, mi sta colpendo la sua umiltà. Stima molto i compagni, a volte lo chiamo nello spogliatoio, gli girerà la testa. Bisogna sposare i nostri meccanismi tutti insieme, a volta che una squadra che vuole schiacciare l’avversario e poi prende contropiede. E uno degli aspetti che lui deve considerare, gli stiamo facendo un corso intensivo ma lui è molto sveglio.

Come ha visto Iago Falque con la Primavera? Lukic?
Lukic oggi lo testiamo, sembra possa recuperare. Iago ha giocato in un campo sintetico, non poteva provare al massimo. Il test gli è servito per incrementare la potenza areobica e la resistenza, ma non è stato molto indicativo. Con la settimana nuova valuteremo meglio quando potrà tornare ad allenarsi.

Che voto dà al mercato?
Non sono uno che può dare voti. Verdi e Laxalt sarebbe stato meglio averli prima per fare determinati esperimenti ma va bene così. Tutto è stato fatto con logica, ora sta a me e ai giocatori meditare su quanto fatto. Cercheremo di fare quanto fatto nel girone di ritorno scorso e se possibile anche qualcosina in più.

Come far convivere tutti i suoi attaccanti?
Non si parla mai di Berenguer. E’ un giovane che sul campo sta dando garanzie anche più di altri, se non avesse segnato quel bel gol contro l’Atalanta sul 2-1 per loro non so come sarebbe finita. Se quel gol lo avesse fatto qualcun altro sarebbe stato esaltato molto di più. Chi gioca bene merita la riconferma.