Inter, Moratti: "Preferirei seguire la gara in curva" - Calcio News 24
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2009

Inter, Moratti: “Preferirei seguire la gara in curva”

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Il presidente dell’Inter, Massimo Moratti, ha rilasciato un’intervista esclusiva ai microfoni della Gazzetta dello Sport in edicola questa mattina. Il patron nerazzurro ha risposto alla richiesta di Walter Zenga di poter sedere accanto a lui in occasione dei 50 anni dell’Uomo Ragno: “Lo chiamerò, carina in sè come cosa. E può rivelarsi anche utile. Walter nel ruolo di amuleto? No, lo metterei di fianco al presidente Laporta al posto mio… Per me vedere questa sfida da ingessato è impossibile…Io in curva? Eh, potessi farlo sarebbe l’ideale per questa sfida: in me il tifoso prevale quasi sempre sul dirigente, come sapete… Il fatto è che sono amico del presidente del Barcellona e so che anche lui soffrirà  le pene dell’inferno. Situazione delicata, per tutti e due”.

Sull’Inter che può vincere tutto come il Barà§a nel caso di finale risponde: “Bisogna andarci però… Dopo di che avremmo l’obbligo di puntarci, a vincere tutto. Ma questo non è il momento dei proclami, è il momento della massima concentrazione. Siamo come il tuffatore fermo sul trampolino dei dieci metri prima dell’ultimo tuffo. Abbiamo fatto un percorso splendido o spettacolare, come dice Mou, ma se l’ultimo tuffo non riesce alla perfezione resteremmo a mani vuote e con una cocente delusione da smaltire…”.

Sugli avversari gli viene chiesto se ha più paura di Messi o Ibra? “Paura no, perchè confido nei miei. E poi in partite del genere l’agguato può arrivare da chiunque e in qualsiasi momento”.

Parlando dei suoi, sembra in dubbio la possibilità  di vedere Sneijder, a meno che non sia tutta pre-tattica: “Mah, ho parlato col medico ed era piuttosto preoccupato…Credo che partirà  lo stesso, poi si vedrà . Io però confido nella disponibilità  al sacrificio di giocatori che da mesi sono sempre sul pezzo. Ripeto, la loro dedizione è assoluta. Ed è la qualità  collettiva che caratterizza questo gruppo formato da Mourinho”.

Inutile poi dire che c’è un riferimento a Mario Balotelli: “Dipende molto da lui. Se lo convocherei? Le convocazioni spettano al tecnico…. Io sto con Mou e con gli altri giocatori, questo dev’essere chiaro. Sono intervenuto alla viglia di Inter-Atalanta perchè il mio dovere è quello di rimuovere qualsiasi turbativa in modo che la squadra possa esprimersi al massimo. Il mio è stato un atteggiamento anche di protezione del ragazzo ma volto soprattutto a disinnescare ogni tipo di tensione nello spogliatoio. Se si può sanare la fratture? Sul lungo periodo confido di sì, per questa semifinale non so sinceramente quale sarà  la scelta. L’allenatore non mi ha anticipato niente, io nemmeno gli ho chiesto niente… So che deciderà  per il meglio, mi fido ciecamente. Siamo arrivati all’epilogo? Non per me. Io penso che il tentativo di ricomporre la situazione sia un obbligo perchè Mario è un patrimonio nostro e del calcio italiano, un attaccante dalle qualità  indiscutibili. Bisogna però che anche lui dimostri concretamente questa volontà  di restare all’Inter. E’ la base di partenza per una ricomposizione che credo stia a cuore a tanti tifosi”.