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Da Dani Alves a De Sciglio: la Juve fa un passo indietro, Conti è già un rimpianto

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Per la Juve la trattativa De Sciglio è un notevole passo indietro rispetto al passato. Perché Dani Alves non è stato adeguatamente rimpiazzato e l’ex Milan è un giocatore totalmente da ricostruire

Il mercato della Juve, quello che dovrebbe rivelarsi decisivo per riuscire ad alzare la tanto rincorsa Champions League, non convince. E nemmeno Douglas Costa è riuscito a curare l’insofferenza dei tifosi bianconeri, rimasti orfani della vedova Bonucci, ma anche di Schick, rimasto alla Sampdoria dopo un tira e molla estenuante. Come se non bastasse giugno era iniziato con l’addio di Dani Alves, altro giocatore che per Allegri è stato molto importante, soprattutto in Champions League, quando le partite cominciavano ad avere un peso specifico notevole. L’ultima trattativa condotta da Marotta e Paratici proprio non convince: Mattia De Sciglio, arrivato alla Juve per 12 milioni di euro, è un notevole passo indietro rispetto al passato.

De Sciglio da ricostruire: oggi è meglio Lichtsteiner

De Sciglio è infatti un giocatore di prospettiva, ma ormai tante attese le ha già ampiamente disattese. Ora non è più un ragazzino, ma un uomo di 25 anni che deve capire che cosa vuole dalla vita. E soprattutto dalla carriera, una carriera che ha subito una preoccupante involuzione già da molti anni. Allegri, il suo mentore, dovrà fare un grande lavoro, ricostruendo un terzino che si è smarrito in mezzo a tante sicurezze, in un Milan che in questo non lo ha certo agevolato.

Rispetto a Dani Alves, almeno sul breve periodo, il passo indietro è preoccupante. De Sciglio, innanzitutto, non ha la duttilità del brasiliano: può giocare a destra nella difesa a quattro e non ha le caratteristiche per imporsi sulla trequarti o in un eventuale centrocampo a cinque. Lo stesso Lichtsteiner garantisce maggiore affidabilità rispetto ad un De Sciglio arrugginito e con poca esperienza internazionale.

La Juve, per alzare il livello, avrebbe dovuto insistere per prendere Conti. Con l’ex Atalanta, soffiato guarda caso dal Milan, i bianconeri avrebbero potuto migliorare il livello della corsia di destra. Mentre con De Sciglio è inevitabile che il ridimensionamento di una zona del campo che, per la Juve, è sempre stato un punto di forza. Ad Allegri il compito più difficile: ricostruire un ragazzo che ha bisogno della fiducia dell’ambiente. Ma a Torino non si potrà perdere troppo tempo.