Juventus-Napoli, Sconcerti: «Juve forte, ma non può vincere sempre»
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Juventus-Napoli, Sconcerti: «Juve forte, ma non può vincere sempre»

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Mario Sconcerti su Juventus-Napoli: «Azzurri veri rivali dei bianconeri. Dybala gioca sempre nel suo ruolo, Ronaldo può fare 30-40 gol»

Mancano ormai pochissime ora all’attesissimo big match JuventusNapoli. Uno scontro che dirà molto sul futuro della Serie A, con i bianconeri imbattuti e a punteggio pieno e gli azzurri a rincorrere. Il noto giornalista Mario Sconcerti ha voluto dire la sua sulla sfida: «La Juventus è molto forte ma non è talmente forte da poter vincere sempre e comunque. E’ una partita aperta. La Juve è sicuramente favorita perché è più forte e perché gioca in casa ma gioca contro una grande squadra per cui resta una partita aperta a tutto. Il Napoli mi sembra l’unica squadra che possa avvicinarsi alla Juve è già completa, già costruita, le altre si stanno ancora cercando. Lo confermano i distacchi in classifica».

In merito alla corsa scudetto, Sconcerti ha pochi dubbi: «La Juve è senz’altro la favorita. Se la gioca con tutte, ma il Napoli è la vera antagonista. Il calcio cambia tutte le domeniche, non siamo noi che cambiamo opinione sono loro che cambiano i risultati. Può succedere che una squadra diventi improvvisamente imbattibile, è raro ma può succedere. Io credo che il Napoli sia la più vicina alla Juve, poi vediamo».

Infine un commento sulle due stelle della Juventus, Dybala e Cristiano Ronaldo: «Dybala anche quest’anno sta giocando nel suo ruolo, qualche metro più a destra o a sinistra ma è il suo ruolo di appartenenza. La Juve ha talmente tanti giocatori importanti che per far giocare DybalaBernardeschi deve tenere fuori Mandzukic e viceversa. Per non parlare di Douglas Costa, che anche quando c’è parte sempre dalla panchina. È il grande problema che vorrebbero avere tutti gli allenatori quello di gestire tanti campioni. Uno come Ronaldo vuole migliorarsi sempre, partita dopo partita. Non credo che sia già al meglio però si vede che sta entrando nel nostro calcio, nella nostra mentalità e nel nostro tipo di marcature. È un percorso atteso che sta andando come doveva. 40 gol mi sembrano veramente tanti però fra i 30 e i 40 ci sta. Uno come lui non conosce limiti»