2009
Juventus, Lanzafame: “Momento giusto per tornare qui”
Il giovane esterno della Juventus, Davide Lanzafame, tornato in bianconero dopo un’ottima stagione col Parma, dove ha realizzato ben 7 gol sotto la guida tecnica di Francesco Guidolin, è pronto a dare il massimo per la Vecchia Signora. Partito come terza opzione per Del Neri, l’italiano ha scalato posizioni e si è fatto largo, giocandosi il posto da titolare con Pepe e Martinez. Intervistato ai microfoni di TuttoSport, Lanzafame ha fatto il punto della situazione su questi primi mesi da juventino: “Come ho fatto per tornare alla Juventus?Con una buona seconda parÃ?Âte di stagione a Parma. Io non potevo andare in una terza squadra: Juve e Palermo si soÃ?Âno accordate. Per me è un ritorno a casa olÃ?Âtre che una grandissima occaÃ?Âsione. Da non perdere. Se avevo comunque la Juve nel cuore? Bisogna scindere l’aspetto laÃ?Âvorativo da quello del tifoso: massima professionità come giocatore, ma la squadra del cuore ti rimane dentro, a magÃ?Âgior ragione se ci giochi 14 anÃ?Âni. E’ come una seconda pelle. Cosa significa giocare con Del Piero? Enorme orgoglio e grossa sodÃ?Âdisfazione personale: mi prenÃ?Âdo il 70-80% del merito, il resto va alla mia famiglia perchè mi è stata d’esempio. Punto di partenza per? Per arrivare il più lontano possibile… sulla luna. Non coÃ?Ânosco il futuro, ma voglio metÃ?Âterci tutta la forza per farcela e restare qui. Dove possiamo arrivare? Dobbiamo guardare giorno dopo giorno, metterci massimo imÃ?Âpegno in allenamento, ascoltaÃ?Âre gli insegnamenti di Del NeÃ?Âri ed essere umile. Senza tutto ciò non andremo lontani. Un’ispirazione? Enrico Chiesa, per me era fantastico. Cosa mi hanno dato questi tre anni? Tantissimo, a livello calcistico e personale, sento che è il moÃ?Âmento giusto per essere approÃ?Âdato alla Juve, un anno fa non lo sarebbe stato. Erede di NEdved? Ha fatto cose grandissime, è un esempio e un’eredità pesanÃ?Âte. Però se giochi nella Juve non devi aver paura dei giocaÃ?Âtori passati prima di te, se uno dà il massimo, il lavoro paga. Nazionale? E’ prematuro parlarne, prima devo dimostrare quanto valgo con la squadra di club. Il mio pensiero è soltanto per la Juve, in futuro spero ci sia l’azzurro anche per me”.