Monte ingaggi Serie A 2018-2019: la classifica degli stipendi
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Perché il monte ingaggi della Serie A è sensibilmente aumentato

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Monte ingaggi Serie A 2018-2019: la classifica degli stipendi che le squadre corrispondono ai tesserati. Ecco tutti i dati

Analizzare il monte ingaggi della Serie A 2018-2019? Una cosa semplice. Che permette di farsi un’idea chiara anche su come le varie squadre operino nel mercato dei trasferimenti. Innanzitutto, però, occorre partire da una premessa: nessuna formazione del massimo campionato ha l’obbligo di rendere pubblici i compensi dei propri tesserati. I dati vengono infatti estrapolati da un valore aggregato contenuto nel bilancio di fine anni, che indica il costo del personale tesserato, che comprende giocatori, allenatore e staff tecnico. A queste voci, talvolta, vengono aggiunti eventuali premi legati alle prestazioni o ai trofei vinti dal club, i compensi ai giocatori mandati in prestito altrove e anche le buonuscite dei giocatori ceduti. Per cui, la panoramica che vi proponiamo si avvicina molto ad una stima reale, pur non essendolo al 100%. Si parte dal lavoro svolto accuratamente dalla Gazzetta dello Sport, che parte dal dato degli stipendi netti.

L’AUMENTO – Il dato del monte ingaggi della Serie A 2018-2019 si aggira intorno ai 1,126 miliardi di euro. Un dato in aumento rispetto a quello registrato nella stagione 2017-2018, che ammontava a circa 950 milioni di euro. Decisivi, in questo senso, si sono rivelati due fattori: il primo è l’arrivo di Cristiano Ronaldo, che da solo percepisce circa 31 milioni di euro a stagione, mentre il secondo è in parte la conseguenza dell’arrivo alla Juventus di CR7, che ha fatto sì che Sky e DAZN alzassero la cifra per i diritti televisivi.

MADAMA REGNA – Al primo posto della classifica dei monte ingaggi troviamo naturalmente la Juventus. Che ha sì ceduto Gonzalo Higuain al Milan (il Pipita ora guadagna 9.5 milioni di euro a stagione), ma ha anche ingaggiato Cristiano Ronaldo e aumentato lo stipendio di Miralem Pjanic. E questi si aggiunge l’arrivo di Emre Can, che percepisce 6 milioni di euro a stagione. I bianconeri presentano dunque ben 12 giocatori con uno stipendio non inferiore ai 4 milioni di euro, rispetto ai 6 dell’anno scorso: numeri che rendono ben chiara l’idea delle ambizioni di Madama.

PAPERONE ROSSONERO – In seconda posizione troviamo il Milan, figlio delle gestioni Berlusconi e Li, ma comunque tutt’altro che ridimensionato dopo che Elliott ha preso il controllo del club. E’ arrivato Higuain, che naturalmente droga la cifra del monte ingaggi rossonero, ma anche i rinnovi di Romagnoli e Suso hanno notevolmente alterato il valore complessivo, facendolo schizzare al rialzo. L’Uefa ha permesso al Milan di operare un aumento del monte ingaggi. In compenso, il Diavolo ha fatto uscire pedine come Locatelli e Andrè Silva, che l’anno prossimo potrebbero rappresentare delle positive voci a bilancio nel caso in cui Sassuolo e Siviglia dovessero riscattarli.

PARAMETRI ZERO E RINNOVI – Il muro dei 100 milioni viene anche sfondato da Inter e Roma. Nelle file dei nerazzurri ci sono ben nove giocatori che guadagnano più di tre milioni. E la mossa è la medesima del Milan: operazioni low profile dal punto di vista dei costi dei cartellini, ma grandi manovre sotto il profilo degli ingaggi (Asamoah e De Vrij su tutti, ma anche i cospicui rinnovi di Candreva, Handanovic e soprattutto Spalletti). Anche la Roma ha seguito questa scia: ha ceduto tanto, ma i rinnovi di Florenzi, Perotti, Manolas, Fazio e Pellegrini hanno portato un aggravio di quasi nove milioni sul totale.

GRANDI CONFERME – E il Napoli? Si avvicina ai 100 milioni. Aumento dettato dai prolungamenti firmati da Insigne, Mertens, Koulibaly, Ghoulam e Allan. Mentre i nuovi arrivati non hanno sconvolto in alcun modo gli equilibri di un bilancio bello sotto tutti i punti di vista. Segue la Lazio, che spende 5 milioni in più dell’anno scorso, ma anche la Fiorentina (che ha comunque un monte ingaggi inferiore al Torino, balzato a quota 43 milioni contro i 37 viola), che ha lasciato andare gente che costava tanto come Badelj, Babacar e Saponara, alzando al contempo gli ingaggi di Simeone e Chiesa.

LE PICCOLE – In coda, naturalmente, Chievo, Spal, Empoli e Frosinone. Ma per la formazione ferrarese pesano, come l’anno scorso, gli attaccanti: prima c’era Borriello, ora c’è Petagna, ma quest’ultimo tocca il milione insieme a Paloschi, giocatore rimasto a disposizione di Leonardo Semplici. Pesano molto, invece, le individualità altalenanti del Bologna: Destro supera abbondantemente il milione, raggiunto anche da Dzemaili e Santander. Cifre che fanno effettivamente riflettere: il valore di questi ingaggi si riverbererà anche sul terreno di gioco?


Monte ingaggi Serie A 2018-2019: la classifica (stipendi lordi)

  1. Juventus 219STIPENDI JUVENTUS 2018-2019
  2. Milan 140STIPENDI MILAN 2018-2019
  3. Inter 116STIPENDI INTER 2018-2019
  4. Roma 100STIPENDI ROMA 2018-2019
  5. Napoli 94 STIPENDI NAPOLI 2018-2019
  6. Lazio 66STIPENDI LAZIO 2018-2019
  7. Torino 43STIPENDI TORINO 2018-2019
  8. Fiorentina 37STIPENDI FIORENTINA 2018-2019
  9. Sampdoria 36STIPENDI SAMPDORIA 2018-2019
  10. Bologna 34STIPENDI BOLOGNA 2018-2019
  11. Sassuolo 30STIPENDI SASSUOLO 2018-2019
  12. Cagliari 29STIPENDI CAGLIARI 2018-2019
  13. Genoa 29STIPENDI GENOA 2018-2019
  14. Atalanta 27STIPENDI ATALANTA 2018-2019
  15. Udinese 26STIPENDI UDINESE 2018-2019
  16. Parma 23STIPENDI PARMA 2018-2019
  17. Frosinone 22STIPENDI FROSINONE 2018-2019
  18. Chievo 21STIPENDI CHIEVO 2018-2019
  19. SPAL 21STIPENDI SPAL 2018-2019
  20. Empoli 16STIPENDI EMPOLI 2018-2019