Real Madrid, i blancos crollano contro il Cadice: i motivi della sconfitta
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Real Madrid, i blancos crollano contro il Cadice: i motivi della sconfitta

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Il Real Madrid di Zidane è reduce da una brutta sconfitta in casa contro il Cadice. Ecco perché i blancos sono crollati

Il Real Madrid di Zidane, per la prima volta dal post lockdown, perde in casa a Valdebebas, in quello che sembrava un fortino inespugnabile (in attesa della ristrutturazione del Bernabeu). Lungi dall’essere un risultato casuale, la vittoria del Cadice è stata indiscutibile. Gli ospiti hanno impattato alla grande il match, a differenza di un Real Madrid totalmente apatico. Nei primi 20′, i blancos hanno concesso 5 grosse occasioni da gol, con Courtois che si è dovuto ancora una volta superare: senza il portiere belga, il passivo di 0-1 sarebbe stato ancora peggiore.

Contro uno degli avversari più in forma della Liga (il Cadice è infatti momentaneo capolista, in attesa di Atletico-Siviglia), Zidane ha fatto alcune scelte che si sono rivelate profondamente sbagliate. Ha infatti rinunciato all’intensità di Valverde e Casemiro in mezzo, schierando un 4-3-3 super tecnico con a centrocampo Modric, Kroos e un Isco che agiva da vertice alto. Il croato era però reduce da 180′ molto impegnativi giocati con la propria Nazionale: non a caso, è stato tra i peggiori in campo. E’ apparso tanto logoro quanto fiacco, con tantissimi errori tecnici. Da un lato, il Cadice era bravo a ribaltare velocemente il campo, dall’altro i blancos sbagliavano tanti di quei passaggi che rendevano facile la risalita degli ospiti.

I meerengues hanno sofferto tantissimo a palla persa: il Cadice faceva girare rapidamente il pallone, con i giocatori del Real Madrid che arrivavano sempre con un tempo di ritardo. Ramos ha sbagliato il timing di molti interventi (tra cui quello del gol di Lozano), mentre Marcelo era sempre lento negli scivolamenti in fascia e nei ripiegamenti.

Il Madrid ha dovuto difendere spesso in campo aperto con i soli Modric e Kroos (non certo grandi incontristi su distanze lunghe) a protezione di Ramos e Varane. Era prevedibile che finisse in un disastro contro un Cadice estremamente tonico e veloce nel ribaltare l’azione: i giocatori del Real Madrid, in molte ripartenza avversarie, si trovavano addirittura in inferiorità numerica.

Il Real Madrid perde palla nella trequarti rivale. Il Cadice riparte con i blancos letteralmente spaccati in due. Il Real ha sofferto tanto nelle transizioni difensive, non riusciva a ripiegare. Kroos e Modric devono correre all’indietro, con entrambi i terzini molto alti (tant’è che sono fuori dall’inquadratura).

Oltre alle difficoltà senza palla e a un’evidente mancanza di intensità, i campioni di Spagna si sono mostrati lenti e prevedibili anche in fase di possesso. La circolazione era lenta e perimetrale, non c’era alcuna idea su come superare il compattissimo 4-4-2 degli avversari.

Abbiamo assistito a fasi prolungate di possesso sterile: la palla girava lenta e orizzontalmente, il Madrid non riusciva a trovare l’uomo libero. Senza soluzioni di passaggio centrali, gli ospiti allargavano il gioco: il Cadice era però bravo a scivolare, di conseguenza il Madrid era costretto a tornare poi indietro. Abbiamo visto tanti retropassaggi, proprio perché non c’era modo di imbeccare l’uomo libero e fare progredire l’azione. La pessima prestazione individuale di molti calciatori (tra cui quella di un Isco davvero opaco) ha poi fatto il resto.

La fase di non possesso del Cadice, che scivola bene in zona palla. Il Real Madrid prova a sviluppare in fascia a non ha spazi, Nacho a costretto a tornare indietro. La palla non riusciva ad avanzare.

Senza spazi in mezzo, il Real Madrid ha provato ad allargare il campo per creare pericoli. Nelle fasi di attacco posizionale, entrambi i terzini (Nacho e Marcelo) si alzavano per dare ampiezza, con i blancos che quindi hanno cercato di rifinire esclusivamente tramite corsie esterne. Il Cadice ha però protetto molto bene l’area di rigore, ed al Madrid è vistosamente mancato un finalizzatore in grado di concretizzare qualche pallone interessante che è arrivato dal fondo.

Inoltre, con entrambi i terzini in sovrapposizione, si sono accentuate le difficoltà nelle transizioni difensive. Ogni volta che recuperava palla, il Cadice si rendeva pericoloso nella ripartenza e poteva lanciare direttamente sulle punte: Ramos e Varane erano in parità numerica contro Lozano e Negredo.

Varane avanza palla al piede ma non trova varchi contro il 4-4-2 rivale, è quindi costretto a tornare indietro. Si vedono entrambi i terzini, Nacho e Marcelo, che si alzano per dare ampiezza.

Il primo tempo è stato talmente disastroso che Zidane ha addirittura fatto quattro cambi nell’intervallo per dare più intensità a una squadra oltremodo spenta. Il risultato non è però cambiato, ed il superbo Cadice di Cervera ha ottenuto la prima storica vittoria in casa del Real Madrid.

Zidane deve ritrovare solidità difensiva da parte dei suoi giocatori, esattamente ciò che l’anno scorso consentì di vincere la Liga. Sabato il Real Madrid è stato sconcertante nella riaggressione e nelle transizioni.

Inoltre, senza Hazard, preoccupa la sterilità dei blancos. I campioni di Spagna faticano quando devono attaccare difese chiuse e creare spazi, con una rifinitura prevedibile e troppo dipendente dalle corsie esterne. Insomma, c’è lavoro da fare per Zidane.