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Ricci esalta: «Il Milan è una grande squadra. Voglio raggiungere quell’obiettivo e su Modric dico…»
Samuele Ricci, centrocampista del Milan, ha voluto rilasciare qualche dichiarazione sulla sua attuale annata
Samuele Ricci, nuovo perno del centrocampo del Milan, vive in questi giorni sensazioni speciali. In un’intervista a Tuttosport, il centrocampista rossonero ha parlato a cuore aperto della sfida di lunedì contro il Torino, la squadra in cui è cresciuto, di cui è stato capitano e simbolo prima del trasferimento a Milanello. Un ritorno che per Ricci non sarà mai una partita qualsiasi: il “Grande Torino” rappresenta per lui un pezzo importante di vita e carriera, un luogo dove ha costruito rapporti umani profondi e dove ha imparato a stare in campo con responsabilità.
Parlando della sua crescita, Ricci ha ricordato l’impatto con Juric, l’allenatore che più di tutti lo ha trasformato, soprattutto nella fase difensiva. Il metodo uomo su uomo del tecnico croato lo ha costretto ad alzare intensità, concentrazione e struttura fisica, elementi che oggi lo rendono un giocatore completo e molto prezioso per il Milan di Allegri.
Il centrocampista ha analizzato anche le difficoltà recenti del Torino, legandole a un clima di tensione continua attorno alla società. Un ambiente che, secondo Ricci, finisce inevitabilmente per pesare sui giocatori. Allo stesso tempo, ha sottolineato il grande affetto che i tifosi granata gli hanno sempre riservato.
Passando al presente, Ricci si è soffermato sulle ambizioni del suo Milan, deciso a invertire il trend negativo contro le squadre medio-piccole dopo aver spesso brillato nei big match. Per il numero 14 rossonero la chiave è la mentalità: diventare implacabili anche nelle partite “normali” è ciò che può trasformare il Milan in una squadra davvero completa.
Ricci ha poi parlato del suo rapporto con Allegri, un allenatore capace di trasmettere serenità e solidità al gruppo, e della sua trasformazione da regista a mezzala, un’evoluzione tattica accolta con entusiasmo grazie alla sua naturale duttilità.
Tra gli idoli, Ricci cita Modric – “spaziale” per intelligenza calcistica – e ricorda con affetto Ronaldinho, il suo eroe da bambino e motivo in più per essersi innamorato del Milan.
Infine, uno sguardo al futuro: l’obiettivo resta tornare in Champions, mentre sulla Nazionale Ricci non ha dubbi. “Ai Mondiali ci andremo”, dice convinto.
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