Sampdoria Manfredi: «Non cerco investitori, fiducia in Pirlo»
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Sampdoria Manfredi: «Non cerco investitori, fiducia in Pirlo»

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Matteo Manfredi, presidente della Sampdoria, si racconta a 360° al Secolo XIX: «Sono il primo tifoso, ma guardo al lungo termine»

Matteo Manfredi, presidente della Sampdoria, ha parlato a 360 del presente e futuro dei blucerchiati. Ecco le sue dichiarazioni rilasciate in un intervista al Secolo XIX.

TIFOSO – «Sono supertifoso. Ma nel calcio moderno si è chiamati a fare scelte importanti di impatto nel medio lungo termine e vedere la mia veste di tifoso attraverso una lente sostenibile. Oltre il risultato della gara. Sì all’emotività ma con attenzione».

INVESTITORI – «Non cerco investitori. Anzi vi avviso, giovedì parto per Dubai, ma in vacanza. Poi preciso: qui non c’è finanziamento, abbiamo investito capitale proprio. E ne abbiamo a sufficienza per completare il progetto».

PIRLO – «Andrea è una persona competente, che sa lavorare. Con la squadra è ottimo. Non la gestisco io, ma parlo spesso con i ragazzi perchè pretendo tanto anche da loro. Con l’Ascoli sono andato negli spogliatoi si semplicemente la partita non stava andando come volevo, in casa non siamo contenti dei risultati. Sono coinvolto e monitoro spesso la situazione. Prima della vittoria sul Palermo, punto di flessione positivo del campionato, e giorno della nascita di mio figlio, li ho messi in ritiro, ho cercato di capire dove fossero le difficoltà. La B con alti e bassi è così per tantissime squadre però».

WOMEN – «Ad ora abbiamo preferito salvare la Serie A e fare i complimenti a chi ha ottenuto risultati incredibili in così poco tempo, rafforzare la struttura. Poi il mio negozio è sempre aperto, l’indirizzo si sa e io sono qui. Se c’è qualche imprenditore che…un paperone che…quello delle donne è un progetto più locale, con sponsor più locali, logiche più sociali».

VALORE- «La Samp andando in A ristrutturata, pulita, senza gravami, senza confusioni, con Baciccia e stadio di proprietà quanto vale? Più di 80 milioni? Vi siete dati la risposta. Lo scenario base, più probabile oggi, è che restiamo in B. Lo dicono le statistiche. In più abbiamo ereditato stipendi vecchi e dovremo pagare una nuova rata da 6,5 milioni ai creditori. Se resteremo in B avremo già fatto i conti con il nostro destino. Poi, chiaro, dobbiamo battere la Ternana e vedremo. La Samp in B non potrà costare 70 milioni. Ma il mercato non sarà al ribasso, ma sostenibile da Sampdoria, e ci stiamo già muovendo».

SERIE A – «Non voglio fare false promesse ai nostri tifosi. Abbiamo il vanto di avere salvato marchio, squadra, blasone, tifosi. Da lì si riparte. La Samp non ha una struttura da B, vogliamo tornare in A il prima possibile. Ma avendo trovato macerie e ricevuto bombe fino a martedì scorso, non sono nella condizione di poter dire che l’anno prossimo sarà un “all in”».

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