Sassuolo, De Zerbi: «Boateng grosso rimpianto. Locatelli? Spero resti»
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Sassuolo, De Zerbi: «Boateng grosso rimpianto. Locatelli? Spero resti»

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De Zerbi Turati

L’allenatore del Sassuolo, De Zerbi ha parlato il giorno dopo aver raggiunto la salvezza facendo il punto sulla stagione e sul futuro di alcuni suoi calciatori

Raggiunta la salvezza con tre giornate d’anticipo, il tecnico del Sassuolo Roberto De Zerbi ha parlato in mattinata ai microfoni di Sky Sport. Soddisfatto per aver raggiunto l’obiettivo prefissato ad inizio anno, l’ex allenatore del Benevento ha fatto il punto sulla stagione che volge ormai al termine soffermandosi sui pezzi pregiati del club che rischiano di salutare la piazza neroverde. Queste le sue dichiarazioni: «Salvarsi in anticipo è stato molto importante perché adesso possiamo già iniziare preparare il futuro. L’Empoli non è spacciato, darà filo da torcere a tutti e la salvezza sarà difficile fino alla fine. La nostra è stata un’annata molto molto positiva. Rimpianti? Potevamo ottenere sicuramente qualche punto in più ma noi siamo sempre stati al top. La perdita di Boateng è stata importante, quello senza dubbio. Lavoriamo per migliorare sempre, anche perché siamo una squadra giovane. Vogliamo crescere sempre di più».

«Questa è una società di prima fascia, molto ambiziosa ed io sono orgoglioso di essere l’allenatore di questo club. Quest’anno il campionato ha detto che nove squadre avevano qualcosa in più rispetto a noi e forse anche la Fiorentina: dobbiamo lavorare ancora più duramente per diminuire il gap. Sensi? Lo abbiamo spostato perché volevamo migliorare la fase di non possesso. Avere un trequartista con le due punte ci ha ovviamente aiutato. Stefano con la palla tra i piedi riesce a fare quello che vuole. Locatelli? L’anno prossimo è pronto per esplodere, lo abbiamo voluto fortemente perché crediamo molto in lui. Penso che si possa consacrare e spero molto che resti con noi».

«La Nazionale? Mancini sta facendo un capolavoro, in poco tempo ha stravolto tutto. Adesso le partite dell’Italia si guardano con gusto. Gasperini? Se non è il primo allenatore italiano per bravura poco ci manca.»