Torino, adesso l'Europa è più lontana, serve un'impresa
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Serie A

Torino, ora l’Europa è più lontana: serve un’impresa

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stadio filadelfia torino

Torino, ora l’Europa è più lontana. Il trionfo della Lazio in Coppa Italia inguaia i granata: potrebbero non bastare 66 punti

Adesso il Toro deve fare l’impresa per l’Europa, se non addirittura un miracolo, perché non è più padrone del proprio destino, dovendo sperare in un passo falso delle rivali. Il successo della Lazio nella finale di Coppa Italia qualifica direttamente i biancocelesti alla fase a gironi dell’Europa League, e di conseguenza saranno solo sei le squadre che potranno guadagnarsi il diritto a giocare le coppe attraverso il campionato. Per cui ora i granata, che sono al settimo posto, dovranno operare un sorpasso nelle ultime due giornate per non rimanere beffati. Ma non sarà certamente un’impresa semplice, perché il calendario e la classifica non sono dalla parte del Toro.

Innanzitutto c’è da superare l’Empoli, in piena corsa salvezza e reduce da due successi consecutivi, al Castellani, campo dove il Toro in serie A non ha mai vinto, e che non espugna dal 1984 grazie ad un gol di Leo Junior in coppa Italia. Poi gli uomini di Mazzarri saranno attesi dalla Lazio al Grande Torino per l’ultima sfida stagionale, un incontro che ora non rappresenta più un ostacolo insormontabile, poiché la stagione dei biancocelesti è sostanzialmente terminata ieri sera. Ma anche due successi potrebbero non bastare se le rivali non commetteranno un passo falso. I granata devono recuperare 2 punti al Milan e 5 all’Atalanta, con cui hanno un bilancio favorevoli negli scontri diretti favorevole nel caso di arrivo a pari punti, e proprio per questo discorso addirittura 3 alla Roma, che deve essere superata poiché in campionato ha sconfitto sia all’andata che al ritorno Belotti e compagni.

66 punti, cifra record per il Toro nell’era dei tre punti, potrebbe quindi anche non bastare, e sarebbe la prima volta nella storia del campionato che a quella quota non si entra nelle coppe. Ma resterebbe comunque una stagione da ricordare per i granata, e soprattutto da cui Mazzarri potrà ripartire, per costruire qualcosa di davvero importante.