Bologna, Thiago Motta: «Quello della Roma non era rigore e ce ne manca uno»
Connettiti con noi

Bologna News

Bologna, Thiago Motta: «Quello della Roma non era rigore e ce ne manca uno»

Pubblicato

su

Thiago Motta

Le parole di Thiago Motta dopo la sconfitta contro la Roma: «Rimane l’amarezza per queste ingiustizie»

Thiago Motta ha parlato ai microfoni di DAZN dopo la sconfitta del Bologna con la Roma. Di seguito le sue parole.

PARTITA«Abbiamo fatto una buona partita, dobbiamo migliorare alcune cose. Sono contentissimo anche del secondo tempo, abbiamo perso una partita difficile da digerire in questo momento. Due episodi non so come descriverli. Alla fine conosciamo la situazione, iniziamo l’anno nuovo con le stesse abitudini. Il giocatore della Roma cerca il mio difensore, lui gioca la palla correttamente e non è rigore. E poi c’è un rigore clamoroso per noi. Sono due episodi dove dobbiamo fare molta attenzione perchè queste cose devono cambiare. Il calcio non è questo, resta amarezza perchè queste ingiustizie…capisco la frustrazione».

COSA HA DETTO ALL’ARBITRO – «Qua la misura non è la stessa. Dice che è il mio giocatore che cerca il difensore della Roma quando è il contrario. E nel primo tempo è Dybala che cerca il mio difensore. Dobbiamo però continuare così».

MENO CORAGGIO NEL PRIMO TEMPO – «Abbiamo avuto una partita a San Siro dove abbiamo iniziato bene e pi c’è stato un episodio su Lautaro. Da lì in poi abbiamo perso il filo della partita e non mi è piaciuto. Oggi dopo questo primo episodio, ho visto la mia squadra che è rimasta in campo e ha giocato alla pari con la Roma. Nel gioco nel secondo tempo abbiamo creato di più e giocato meglio cercando nella loro metà campo di creare una superiorità numerica. Questo mi rende contento perchè i ragazzi hanno fatto una bellissima prestazione».

QUANTO SENTE SUO IL BOLOGNA – «Il Bologna lo sento nostro insieme al club, ai ragazzi e a questa gente che sono venuti tantissimi. Alla fine si vedono delle belle prestazioni e questo è lo spirito che dobbiamo mantenere».