Conferenza stampa Mazzarri: «Se la squadra mi ascolta difficile batterci»
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Conferenza stampa Mazzarri: «Se la squadra mi ascolta difficile batterci»

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Conferenza stampa Mazzarri, ecco le parole dell’allenatore del Torino alla vigilia della gara contro il Milan

(Inviato allo Stadio Olimpico “Grande Torino”)Walter Mazzarri, allenatore del Torino, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Milan di Giampaolo. Ecco le sue dichiarazioni:

Positivo giocare dopo tre giorni?
Dal punto di vista di qualcuno fa bene giocare subito. Come allenatore ho sempre preferito avere la settimana tipo, con sei giorni di lavoro. Chi mi conosce sa che preferisco preparare bene ogni gara, ci sono giorni sufficienti per migliorare quanto sbagliato. Ma quando si gioca così velocemente cerchiamo di lavorare allo stesso modo ma con più fretta. Va bene così, vale anche per gli altri.

Vuole precisare qualche concetto del post Sampdoria? Aveva parlato di buona partita…
Ho l’esperienza di saper valutare a caldo le partite. Lavoriamo in profondità su ogni aspetto della gara. Nel calcio ci sono da vent’anni, anche venendo in sala stampa mi documento. Durante la gara ho un tecnico che guarda gli episodi durante la gara. Io ho corretto la partita a fine primo tempo dicendo che si poteva migliorare in determinate zone. Nel secondo tempo siamo entrati ed è successo quello che è successo. In una prestazione globale, dentro, ci sono gli episodi. Se io parlo di prestazione globale dico quello che ho detto, ai ragazzi dico che se si fanno delle ingenuità si cancellano anche quanto fatto di buono.

Teme ci possano essere molti errori arbitrali ai danni del Torino?
Lyanco per me ha fatto un’ottima gara. Prima di tutto devo pensare alle prestazioni della mia squadra. Lui mi ha sorpreso, ogni 5 minuti del secondo tempo gli chiedevo come stesse. È stato trattato male, ha avuto brutti voti, che per tutti ha fatto lui. Di questo mi dispiace, se mi espongo e dico una cosa è perché l’ho costatata prima. A Lyanco ho detto di essere più smaliziato, poteva chiedere di farlo vedere al Var. Su Internet ci sono cani sciolti che scrivono dietro account falsi, c’è l’abitudine di offendere i professionisti. Dopo che mi sono esposto si è visto il fallo su Lyanco, che ha fatto cambiare la partita. Diciamo almeno che non è colpa sua, il fallo ha inciso nel risultato della partita. Nelle valutazioni di una prestazione, col Lecce mi ero preso le responsabilità, ma nello spogliatoio ho detto a ognuno quello che era stato sbagliato. Rispetto a quella gara i miei hanno fatti passi da gigante sotto tutti i punti di vista, non potevo dirgli nulla. Quando dite che io cerco sempre qualche scusa, io lo dico per proteggere i miei giocatori. Quando uno fa il lavativo forse nemmeno lo convoco. Con gli errori dell’anno scorso arbitrali eravamo sicuramente in Europa League se non in Champions. Quando parlo non dovrei essere smentito, se chi lo chiede fosse preparato ammetterebbe delle situazioni. Ero molto lucido a fine partita, tutto quello che si è visto non era proprio come descritto. Io faccio il professionista e rimango lucido.

Percepisce sfiducia dell’ambiente? Le dà fastidio?
Ormai non si sa chi scrive, sono tutti nascosti. A volte ci sono gli infiltrati che non sono i veri tifosi del Toro. Loro, sapendo come vanno le cose, conoscono l’impegno che mettiamo. Non so da chi vengono questi discorsi, qui in conferenza almeno avete una faccia. Conosco le difficoltà di ogni partite e non le sottovaluto. L’ha detto anche Conte, mi è piaciuto. Più la rosa è grande più ci si diverte. A me sta bene perché è il gioco della parti, ma stiamo attenti a rispettare tutti.

Verdi può dare una scossa dal punto di vista della qualità?
Speriamo che ci dia quello che ci è mancato l’anno scorso, l’abbiamo preso per questo. Non è che ci aspettiamo risolva tutti i problemi, non è Maradona con tutto il rispetto, magari lo diventa tra tre anni. Quando non si sta al massimo soffri con tutti, questo è il nuovo calcio. Pensavamo di andare con la Samp a dominare? Difficile. Domani c’è il Milan, guardate il loro organico. Verdi è un giocatore preso dal Napoli perché era tra i giovani più bravi. Le responsabilità sono superiori quest’anno e i ragazzi vanno aiutati dalla gente che gli vuole bene. Dopo le due partite perse, conoscendo il meccanismo mediatico, cosa dovrei dire? Noi ci assumiamo le nostre colpe, non cerchiamo alibi. Non parlo mai degli arbitri coi giocatori. Con le orecchie basse non si vince più, dai momenti negativi si viene fuori in altri modi.

Com’è lo stato fisico del Toro? E la condizione dei difensori?
I tre difensori hanno fatto bene, dal punto di vista di quello che volevo io. Col Lecce eravamo mosci, poi dentro la partita ci sono stati degli errori. Nel gol subito con la Sampdoria si poteva far meglio, ho corretto la situazione e spero non accada più. Davanti lo sanno anche loro che possono fare meglio. La squadra in generale, fisicamente, stanno bene. Aina per esempio però ha delle pause, non so se lo fa per risparmiarsi dato che ancora non è al massimo. Con la Sampdoria avevo in canna i tre cambi, per questo mi brucia il gol preso.

Atleticamente Verdi è pronto?
Sì, però va valutato l’impiego. Non ha fatto la preparazione con noi, non ha fatto le amichevoli. Nel Napoli ne ha fatta una, sapeva che probabilmente sarebbe andato via e non so come si è allenato. Quando è entrato l’ha fatto bene, se dovesse partire dall’inizio devo capire se, qualora lo facessi giocare, un cambio ce l’ho o devo utilizzarlo per lui.

Cosa si aspetta dalla sua squadra domani?
Fino alla trequarti a Genova abbiamo girato bene la palla, ci è mancato l’ultimo passaggio. Vogliamo entrare dentro con la palla, spero si inizi a tirare da fuori. Se tutto si fosse fatto bene almeno tre/quattro palle gol si vedevano.

La squadra che umore ha?
Io spero che ascoltino il proprio allenatore. Se lo fanno domani si vedrà una squadra difficile da superare. Io tocco tutti i tasti, anche quello dell’orgoglio. Se ce l’hanno lo dimostrano domani, saper sar fare non è come fare. Se hanno recepito quello che ci siamo detti domani penso vada in campo una squadra arrabbiata.

Il fatto di aver compiuto un salto di qualità può dar fastidio? Si parla del Torino adesso…
Quando in questo mondo si inizia a dar fastidio è una cosa naturale. Le squadre non ci affrontano come quando eravamo decimi. Quando ci hanno visto in Europa e non succedeva da anni, è normale che ci rispettino in un altro modo. Tutti tirano fuori qualcosa in più, questo è un aspetto da considerare.