Gagliardini: «Quando finirà tutto saranno migliori i rapporti tra persone che non si conoscono» - Calcio News 24
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Gagliardini: «Quando finirà tutto saranno migliori i rapporti tra persone che non si conoscono»

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Roberto Gagliardini ha rilasciato una lunga intervista a Tuttosport parlando della sua città, Bergamo, gravemente colpita dal Coronavirus

Lunga intervista a Roberto Gagliardini sulle pagine di Tuttosport. Queste le parole del centrocampista dell’Inter nato e cresciuto a Bergamo.

MOLA MIA – «Mola mia” è una delle frasi che impari subito quando sei a Bergamo. Il fatto di saper lottare, di non arrendersi fa parte della genetica di noi bergamaschi. E, in un momento come questo in cui la città è piegata per questo virus, è importante cercare di guardare comunque il futuro in modo positivo, nonostante le nostre difficoltà siano evidenti».

ATALANTA – «Se sei di Bergamo, non puoi non tifare Atalanta anche perché quella maglia ti viene regalata quando nasci grazie all’iniziativa del presidente Percassi. Oggi la squadra è in Champions, ma il senso di appartenenza era lo stesso quando giocava in Serie B. Ho detto che il bergamasco è testardo, ma è anche visceralmente attaccato alla sua terra».

MILANO – «Tutto fermo, immobile… Da non crederci. Il rumore delle ambulanze che passano ci fa però capire che stiamo vivendo un momento unico nella storia. Sono state prese decisioni forti, non facili, ma giuste».

JUVE-INTER – «Giocare senza pubblico è particolare, ma questo è ormai passato: ora bisogna pensare soltanto a uscirne, a impegnarsi per il prossimo facendo beneficenza: io, in tal senso mi sono mosso per l’Ospedale Papa Giovanni di Bergamo perché so in che condizioni sono costretti a lavorare e perché lì ho tanti amici. Non è importante la somma, ma basta anche un gesto».

DOPO L’EPIDEMIA – «Quando tutto sarà superato, cambierà la visione su tante cose e forse saranno migliori anche i rapporti tra persone che non si conoscono. Lo spirito solidale che sta animando gli italiani in questi giorni dovrà continuare anche quando l’emergenza sarà passata. E poi andrà analizzato con calma quanto è successo per capire se ci sono stati errori e cosa si può fare per riuscire a prevenire lo scoppio di un’altra pandemia».

MESSAGGIO – «Un messaggio per Bergamo? Sempre “Mola mia”. In questi momenti di difficoltà, altre parole non hanno valore. La mia città ne uscirà alla grande e sono convinto che riuscirà comunque a trarre il meglio da questo periodo tanto buio»»