I 3 motivi del k.o. dell'Inter con lo Spezia
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I 3 motivi del k.o. dell’Inter con lo Spezia

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L’Inter cade nuovamente in trasferta, perdendo a La Spezia con il risultato di 2-1: i tre motivi del ko dei nerazzurri

La sconfitta di ieri a La Spezia ha fatto molto male all’Inter. Proviamo a elencare i 3 principali motivi che la rendono importante, al di là delle polemiche che ha creato e prima di sapere quale sarà la risposta della concorrenza che può nuovamente riagganciarla (Roma o Milan) e addirittura scalzarla dal secondo posto (Lazio).

1) Gli errori davanti. In telecronaca Andrea Stramaccioni ha provato a chiamare in causa la sfortuna. Lo ha fatto, però, sul finire del primo tempo, quando Gosens in area di rigore ha totalmente svirgolato una conclusione che avrebbe dato finalmente concretezza a un assedio che nei primi 45 minuti ha prodotto un’infinità di conclusioni, almeno 5 occasioni e un rigore calciato da Lautaro e parato da Dragowski. Magari non c’è stata buona sorte, ma una certa mancanza di lucidità, anche nella scelta di concludere in fretta ripartenze assolutamente favorevoli, fa capire che gli attaccanti non erano tranquilli. Martinez sembra volere caricarsi anche il lavoro degli altri. Lukaku non incide, anche quando cerca di dialogare. Dzeko appare un po’ arrugginito nei riflessi e forse non più tanto convinto che i suoi eventuali meriti vengano riconosciuti nelle gerarchie di partenza.

2) Calo d’attenzione. In attacco sono stati un’insistenza nei cross anche quando si era capito che la difesa dello Spezia sapeva rispondere su quel piano. Dietro Acerbi prima e Dumfries dopo sono stati protagonisti negativi nei 2 gol. A furia di dominare e stare sempre nell’area avversaria senza trovare sbocchi, è come se in difesa si fosse pensato che non c’era molto da fare. Il campanello d’allarme dell’incursione di Agudelo nel primo tempo, con bacio alla traversa, non ha suonato forte come avrebbe dovuto.

3) Problema piccole. Lo scrive oggi Sebastiano Vernazza su La Gazzetta dello Sport, ricordando le 4 sconfitte patite con Udinese, Empoli, Bologna e Spezia: «Non può essere un caso, è evidente che molto è stato sbagliato nell’approccio e nello sviluppo di queste gare». Parere personale: il Porto è tutt’altra pasta e tutt’altra posta (in palio). L’Inter di Spezia non è la miglior Inter possibile, ma di gioco ne ha prodotto tanto. É una squadra che ha stati febbrili, non è malata. Non parte minimamente battuta, a meno che ci sia un crollo nelle prestazioni individuali e che giocatori più in salute come Calhanoglu vengano accantonati dall’allenatore.