La Roma è internazionale: 14 nazionalità diverse all'interno della rosa
Connettiti con noi

Prima Pagina

La Roma è internazionale: 14 nazionalità diverse all’interno della rosa

Pubblicato

su

Il mercato di Petrachi ha portato una Roma più internazionale che mai. Tra i giocatori e Fonseca sono 14 le nazionalità diverse

Inglesi, spagnoli, brasiliani, turchi, argentini, bosniaci, armeni e chi più ne ha più ne metta. La Roma di questa stagione è un vero e proprio mix culturale. In totale, le nazionalità all’interno della squadra, considerando i giocatori, sono la bellezza di tredici. Se poi ad essi viene aggiunto Paulo Fonseca e il suo staff si arriva ovviamente a 14. Un melting pot vero e proprio, per utilizzare un termine prettamente sociologico.

È quello a cui si è arrivato grazie al mercato fantasioso e mirato di Gianluca Petrachi, che ha pescato in praticamente tutti i grossi campionati internazionali per rinforzare la squadra del tecnico portoghese. Ultimo ma non per importanza è ovviamente Mkhitaryan, che rappresenta il primo armeno in assoluto a vestire la maglia della Roma. Suo ex collega è Smalling, inglese di passaporto. Di cittadini britannici, nella Capitale, non ne sono mai passati tantissimi. Si ricorda, con poco gusto, l’orrida stagione disputata da Ashley Cole nel 2014/15. Insieme a loro, tra i nuovi, si annoverano lo spagnolo Pau Lopez e il turco Cetin.

A loro si aggiungono i calciatori stranieri che ormai da tempo fanno parte della rosa. I più esperti e longevi, come Dzeko, Kolarov, Juan Jesus e Fazio, dovranno essere capaci a coinvolgere il più possibile i nuovi arrivati e aiutarli nel più classico iter di inserimento in una nuovissima realtà come quella, difficile, della Serie A. Questione di lingua, di gesti, di modi di fare. A condire il tutto la gestione di Fonseca, sempre a lavoro per imparare l’italiano. Non è escluso che nella prossima conferenza stampa pre Sassuolo possa stupirci con la nostra lingua madre. Se non sarà al rientro dalla sosta, ci sarà da attendere poco. Intanto, a Trigoria, tutti a sudare per parlare una lingua internazionale piuttosto comune: quella del bel calcio.