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A tutto Mancini: «Ecco la mia Nazionale»

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Lunga intervista al Corriere dello Sport per Roberto Mancini. Ecco le dichiarazioni più importanti del c.t. dell’Italia

Da Quagliarella a Immobile passando per Kean e Barella. Roberto Mancini, c.t. dell’Italia, ha parlato al Corriere dello Sport dei suo primi 6 mesi da commissario tecnico della nostra Nazionale, tracciando un primo bilancio: «Sono soddisfatto, penso di aver costruito un bel gruppo. Sto lavorando pensando al futuro: guardo i giovani, li preparo, li studio e li faccio giocare. No a Buffon e Quagliarella? Nella mia Italia non ci sono sbarre per nessuno, nemmeno per i quarantenni. Abbiamo varato un progetto che va da due a quattro anni e se mi serve un quarantenne lo chiamo ma deve sapere che può uscire anche subito perché il Mondiale è un obiettivo troppo distante».

Mancini ha esaltato alcuni giovani, come ad esempio ZanioloE’ il talento del futuro»), KeanEsploderà ma non alla Juve»), DonnarummaCon me non ha mai sbagliato ma Buffon resta unico»), TonaliHa qualcosa in più degli altri») e Barella («Ha una personalità straordinaria»). Il c.t. ha poi parlato del futuro: «Devo vedere giovani importanti come Meret, Spinazzola, Conti e Inglese. Abbiamo già fatto una bella selezione ma il gruppo è aperto a tutti. Attendo conferme da Pellegrini e Cristante, ci sono Cutrone e Mancini e poi ho bisogno sempre del miglior Verratti. Io alla Juve? Mai dire mai ma la Nazionale è un punto d’arrivo». Chiosa su Immobile: «Non ce l’ho con lui. E’ il miglior attaccante italiano stando ai numeri e non ci sono dubbi. L’Italia però non partecipa al torneo di subbuteo ma a manifestazioni di altissimo livello in cui si alzano i valori collettivi e lui può avere delle difficoltà come tutti gli altri attaccanti».