Romero ricorda Meroni: «Rivivo quegli istanti ogni giorno» - ESCLUSIVA
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Romero ricorda Meroni: «Rivivo quegli istanti ogni giorno» – ESCLUSIVA

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L’ex presidente del Torino ha imparato a convivere con i sensi di colpa per l’incidente che ha spezzato la vita di Gigi Meroni

Ogni giorno, da più di mezzo secolo, Attilio Romero rivive quella domenica sera. L’ultima di Gigi Meroni, dopo il terribile incidente in Corso Re Umberto a Torino e la corsa disperata in ospedale. Dall’incredulità al dolore inconsolabile per aver causato la morte del suo idolo, 52 anni dopo nulla è cambiato. Ecco le sue parole in esclusiva a CalcioNews24.com:

«Per me è una miscela di angoscia, incredulità e affetto – ricorda Romero – un pensiero giornaliero da più di 50 anni. Dal punto di vista sportivo era un fuoriclasse assoluto, da quello umano un ragazzo anticonformista e di un’originalità rara, un antesignano della rivoluzione culturale del ’68».

«Passano gli anni ma la mia agonia non si attenua, anzi. Ha assunto una dimensione più incisiva: dall’iniziale sgomento per la grandiosità tragica della vicenda a una presa di coscienza quasi rassegnata, per l’impossibilità di cambiare il corso degli eventi».

«Sento spesso la sorella di Meroni, Maria, è una persona squisita, questo è uno dei modi che ho scelto per celebrarlo. Ma il mio pensiero fisso è sempre a quella maledetta domenica, rivivo ogni istante: l’incidente e il dopo. Il dolore più grande? Nel momento in cui mi rendo conto che l’uomo a terra sull’asfalto di corso Re Umberto è Gigi Meroni».

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