STATS – Siviglia Juventus: se Allegri sceglie il tridente, Vlahovic è l'uomo giusto
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STATS – Siviglia Juventus: se Allegri sceglie il tridente, Vlahovic è l’uomo giusto

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Dusan Vlahovic

Siviglia Juventus, se Massimiliano Allegri sceglie di puntare sul tridente allora Dusan Vlahovic è l’uomo che fa per lui

É parso a molti giornalisti che domani Massimiliano Allegri voglia proporre un 4-3-3 per cercare di fare quei gol che potrebbero garantire l’accesso alla finale di Istanbul. La Juve sarà accorta in difesa, ma certo deve riuscire a pungere maggiormente davanti rispetto alla gara d’andata, dove per segnare – all’ultimo secondo – c’è stato bisogno di un calcio d’angolo e per di più dell’apporto di un difensore, Federico Gatti.
Le statistiche ci ricordano anche numericamente un po’ di problemi incontrati all’Allianz Stadium.

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La Juve sette giorni fa ha iniziato con il 3-5-1-1 con Di Maria e Vlahovic in campo. Poi, in corso d’opera e con la necessità di rimontare lo svantaggio, ha virato sul 4-2-3-1 aggiungendo Chiesa e Kostic, ha cambiato Vlahovic inserendo Milik, per concludere con un 4-3-3 allorquando Di Maria è stato sostituito con Pogba. Gli effetti hanno prodotto concretamente poco, ma ci sono stati. Complessivamente i bianconeri non sono riusciti a concludere di più degli spagnoli, ma nella ripresa sono quasi riusciti a colmare il gap maturato nei primi 45 minuti. Frutto di una continuità offensiva che ha portato triplicare gli ingressi nell’area avversaria, passando da 6 a 18. Sono anche cresciuti notevolmente i cross: con Kostic e Di Maria erano stati solo 6, con Iling e Chiesa se ne sono prodotti 14.
Se sarà davvero 4-3-3, la scelta della formazione iniziale non dovrebbe presentare incertezze sui due esterni offensivi: Di Maria è l’uomo di maggiore classe che ha la Juve e in Europa League ha mostrato quanto sa essere decisivo; il Chiesa del secondo tempo di Juventus-Cremonese ha regalato uno sprint del quale ha beneficato tutta la squadra, vedi gol di Fagioli. Più difficile la scelta sull’attaccante centrale. Kean parte in terza posizione, a meno di sorprese. Né Vlahovic né Milik hanno fornito una prova all’altezza all’andata: tanti errori da Dusan, poca partecipazione da Arek. Pensando al percorso precedente, il polacco è ancora a digiuno, il serbo invece è a quota 2 gol: e se la rete di Friburgo non fornisce indicazioni perché realizzata dagli 11 metri, quella contro il Nantes è il manifesto del tridente: lancio di Di Maria, sponda di testa di Chiesa e Vlahovic che chiude la combinazione in maniera perfetta.