Ghirardi: «Voglio nuovi stimoli, spero in Tavecchio»

Le parole del presidente del Parma

TAVECCHIO FIGC PARMA GHIRARDI – Tommaso Ghirardi, presidente del Parma, ha parlato oggi dell’elezione di Tavecchio: «Sono contento per Tavecchio, perché è un lavoro cominciato diversi mesi fa Beretta ha fastto un lavoro prezioso chiamando l’assemblea e dando mandato a Agnelli e Lotito di stilare un programma, che è stato sottoscritto da diciotto club e non so come mai la Juventus abbia cambiato idea. Questo è sinonimo di disordine e non va bene, noi invece abbiamo agito in maniera coerente e siamo soddisfatti del nostro candidato».

DIMISSIONI – Ghirardi ha proseguito: «Sono dimissionario, perché credo di aver subito un torto e questo però non significa che il Parma non rimanga mio o della mia famiglia. Non c’è nulla di strano, quindi, se vado a vedere un’amichevole o un allenamento. Il Parma è una società per azioni dove la mia famiglia è la maggior azionista e io ho interessi forti in ballo. Vedremo se i cambiamenti verranno messi in atto dalla nuova federazione, se così fosse questo mondo mi darà ancora soddisfazioni per mettermi ancora in prima persona».

GRAZIE – Ghirardi ha aggiunto: «Posso solo ringraziare i miei ragazzi perché hanno regalato emozioni incredibili andando in Europa. Io sto lottando e sto mantenendo questa posizione anche per loro. E’ una posizione di grande coerenza, perché non mi sembra giusto, dopo due mesi, tornare sui miei passi senza aver combinato nulla. Spero di trovare nuovi stimoli con questa federazione, voglio trovare supporto e magari poter tornare al mio posto. Se non ci saranno cambiamenti però non ci tornerò».

CALCIOMERCATO – «Calciomercato? Siamo stati massacrati per un anno perché sembravamo commercianti di bestiame. Anche questa è stata una situazione vergognosa che mi ha portato a fare riflessioni. E’ stata una critica vergognosa che ci ha portato a riflettere, a ridurre in maniera importante il numero di nostri giocatori e ad aumentare il numero di disoccupati. Sarà contento chi è senza un contratto, ringrazi chi ha detto di tutelarli e poi li ha ridotti così» ha concluso a Radio Bruno Ghirardi.