Il pagellone della settimana: bocciato Oracolo Rossonero - Calcio News 24
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Il pagellone della settimana: Alli passa gli orali, l’Oracolo ci lascia con un dubbio

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Il pagellone della settimana: passa a pieni voti gli orali Dele Alli, bocciati Younes, Sky, Bruno Peres e l’Oracolo Rossonero che si ritira dalla scena lasciando però insito in noi un piccolo dubbio…

La settimana di Sanremo (leggi anche: #CANZONICHEVORREI: LE HIT COI CALCIATORI) ha distolto l’attenzione per un po’ dal pallone. Da qualche giorno a questa parte non si fa altro che parlare, nei bar, nei circoli sociali, per strada o a lavoro, della criogenesi post-mortem di Claudio Baglioni (perché non riusciranno a convincerci per nulla al mondo che è vivo, a noi risulta chiaramente scongelato come una scatola di piselli Findus giusto in tempo per l’occasione), delle tette di Michelle Hunziker e dell’altro tizio che presenta, ci scuserete se nemmeno abbiamo capito ancora se è un omino messo lì apposta o un tizio a caso raccolto davanti al sert di Imperia Nord a poche ore dalla diretta perché tanto comunque s’era liberato un posto. Soprattutto però si parla di canzoni: molto bella quella che fa “la la la la”, di cui adesso non ci sovviene immediatamente il nome, aspettate un attimo, ma pure quella che fa “la la… la!” con quel motivetto originalissimo che subito ti arriva al cervello e non puoi fare proprio a meno di ricordartelo. Quella lì, dai: avete capito su…

Poi la canzone di Ermal Meta e Fabrizio Moro, che forse è un plagio ma forse pure no. Se n’è discusso tanto in questi giorni e nessuno si è posto l’unica domanda che forse era giusto porsi in una situazione delicata come questa: ma chi cazzo sono Ermal Meta e Fabrizio Moro? Quando abbiamo sentito “Cantano Meta-Moro”, onestamente, abbiamo tutti pensato che fosse stata messa finalmente in commercio una nuova qualità di metadone. Io personalmente ho chiesto perfino al mio pusher, che ha negato. Di fatto però anche questo ha contribuito a mettere in ombra il calcio: davvero in pochi hanno continuato a parlarne ultimamente (tranne i soliti tre o quattro giornalisti sfigati che non battono chiodo da USA ’94, cioè due o tre escluso il sottoscritto). Eppure la settimana che si appresta a chiudere i battenti è stata davvero pregna di avvenimenti degni di nota (recitando questa parte dell’articolo a voce alta ve ne auto-convincerete anche voi come noi, perché tutte le scemenze assumono autorevolezza se ripetute a voce alta). Qui di seguito il pagellone della settimana (jingle di entrata).

Il pagellone della settimana

VOTO 10 A DELE ALLI

L’attaccante del Tottenham è diventato l’idolo di grandi e piccini grazie ad un video nel quale appare intento a farsi fare un servizietto da una tipa. In vista della partita di Champions League contro la Juve, seccato il commento del suo agente Rocco Siffredi: «Ero già a Torino e gl’ho detto di venire: avrà capito male». Notte prima degli orali.

VOTO 9 ALL’INTER CHE SI ASSICURA LAUTARO MARTINEZ

Un altro giovane e promettente argentino in dirittura d’arrivo a Milano (leggi anche: INTER-MARTINEZ: L’AGENTE CONFERMA TUTTO). Ancora un po’ diffidenti i tifosi nerazzurri riguardo al suo acquisto, Ausilio ci tiene però a rassicurarli: «Sarà il nuovo Icardi»Wanda Nara è già lì che gongola.

VOTO 8 AL MILAN

In vista della prossima stagione già preso Ivan Strinic dalla Sampdoria (a parametro zero) e si lavora anche per Asamoah dalla Juventus (sempre a parametro zero). Soddisfattissimo il commento dell’amministratore delegato Adriano Galliani: «Ci avevate creduto davvero, eh stronzi?».

VOTO 7 A LUCIANO SPALLETTI

Il Corriere della Sera trascrive la conversazione intercorsa tra l’allenatore dell’Inter ed alcuni tifosi romanisti: Spalletti se la prende con l’ambiente un po’ depresso, Suning che non può spendere, Totti che a Roma correva poco e Pallota che gli vendeva i migliori. Presto in edicola anche la seconda parte delle sue dichiarazioni: «Renzi mi sta sulle balle, Masterchef è un programma per mentecatti ed il blu sul marrone fa cafone».

VOTO 6 A GIACCHERINI CHE INFAMA SARRI

L’esterno del Chievo lo ha confermato in una intervista stamane: «Sarri ha un problema con le riserve». A fine stagione pronto per lui il remake di una celebre pellicola:

VOTO 5 A FELIPE ANDERSON

Rissa sfiorata in allenamento con l’allenatore Simone Inzaghi, colpevole ormai di concedergli pochissimo spazio tra i titolari. La Lazio ha cercato di dirimere la questione in maniera comunque molto matura: il brasiliano stasera andrà a letto senza cena e domani non potrà partecipare al consueto torneo di Pokemon settimanale previsto a Formello.

VOTO 4 A YOUNES

Il giocatore tedesco prima firma un contratto col Napoli per giugno, poi arriva in città per essere acquistato già a gennaio, quindi ci ripensa e torna all’Ajax, alla fine si dice che non voglia più giocare con gli azzurri nemmeno l’anno prossimo. Ultimo, ma non ultimo, pare che ora l’attaccante sia pure irreperibile: è chiuso da quattro giorni in un McDonald di Amsterdam che sta ancora decidendo se prendere un Big Mac con patatine o un Happy Meal.

VOTO 3 A SKY

La tv satellitare perde la gara per i diritti della Serie A a favore degli spagnoli di Mediapro e protesta per presunte irregolarità. Presa una decisione drastica dal cda dell’azienda ieri a seguito di una drammatica riunione: da domani in mensa niente più paella. Come sempre puntuale ed arguto il commento dell’opinionista Massimo Mauro: «E comunque a me Il Segreto ha sempre fatto cagare».

VOTO 2 A BRUNO PERES

Il brasiliano della Roma si schianta con la sua Lamborghini alle 5 e 30 di mattina a Caracalla. Troppo facile fare dell’ironia adesso ed infatti la rete sa essere anche magnanima quando vuole. Così qualcuno in punta di piedi e con inusuale discrezione scrive: «D’altronde questo guida con gli stessi piedi con cui gioca». Delicatissimo.

VOTO 1 ALL’ORACOLO ROSSONERO

L’account Twitter più chiacchierato degli ultimi mesi chiude i battenti dopo aver bucato alcune delle ultime indiscrezioni, bruciato dalla concorrenza di chi di regola dovrebbe fare il giornalista per lavoro (ma non ne siamo sicurissimi). Non sapremo dunque mai chi è l’insider che per mesi ha fatto impazzire la società rossonera, anche se ad alcuni l’ultimo tweet in cui scriveva «Mi consenta, rimarrete sempre e solo dei poveri comunisti, cribbio!» qualche sospetto l’aveva destato.