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Da Torino a… Torino: ora l’Inter rischia un pericoloso precedente

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Un punto conquistato in due partite, zero gol fatti e tanti passaggi a vuoto: il 2019 dell’Inter, per ora, è un incubo

«C’è stato un calo psicologico dopo il pareggio con il Torino, nello spogliatoio, noi giocatori, l’allenatore, la società credevamo molto nel terzo posto, dopo il nostro pareggio il Napoli ha vinto, la distanza si è allungata, non è un alibi, ma abbiamo mollato, sono dell’idea che commesso un errore non se ne deve commettere un altro, questo deve servirci a rialzarci subito la testa». Così parlò D’Ambrosio qualche mese dopo il pareggio di Torino nel 2017. Risultato che aprì la crisi nerazzurro e che estromise l’Inter dalla corsa Champions.

Sono passati due anni, l’Inter è tornata in Champions, è terza e ha sei punti dal quinto posto. Eppure non può essere tranquilla. Oggi l’occasione era di quelle ghiotte: tutte le principali concorrenti per la corsa Champions avevano perso punti e vi era la possibilità di volare a +9 e mettere in ghiaccio una qualificazione vitale per le ambizioni nerazzurre. Invece è arrivata una nuova sconfitta (la quinta in campionato) che unita a quanto visto all’Olimpico non fa dormire sonni tranquilli a Spalletti. Il 2019 dell’Inter è iniziato come peggio non poteva: 1 punto in due partite, 0 gol fatti e tanto nervosismo.

Sì, perchè il rischio che accada quello che D’Ambrosio disse due anni fa, c’è. L’Inter può di nuovo mollare e perdere il treno Champions. I segnali ci sono tutti: dal mal di pancia di Perisic, al nervosismo di Politano passando dalla scarso apporto di Nainggolan e alle idee confuse (eufemismo) di Spalletti che ha azzardato la difesa a tre in casa del Torino con risultati deludenti. I nerazzurri hanno ancora il destino tra le loro mani ma, già a partire dalla partita di giovedì in Coppa Italia contro la Lazio, dovranno dare delle risposte per non entrare in quel pericoloso tunnel di inizio anno che i tifosi dell’Inter conoscono fin troppo bene.