Torino, Mazzarri: «Io simile a Spalletti. Millico? E' il futuro della Serie A»
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Torino, Mazzarri: «Io e Spalletti siamo simili. Millico in panchina? La Serie A è il suo palcoscenico»

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L’allenatore del Torino, Walter Mazzarri, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro l’Inter 

Il Torino cercherà di festeggiare con una vittoria contro l’Inter i 100 anni di Valentino Mazzola, storico capitano del Gran Torino. Domani, all’Olimpico, i granata scenderanno in campo contro la squadra di Spalletti per un match dal sapore europeo. Alla vigilia della sfida, l’allenatore del Torino ha così parlato in conferenza stampa: «Cosa deve fare il Toro contro l’Inter? Prima di tutto, al di là della forza dell’Inter, bisogna cercare di non fare gli errori fatti ultimamente, riprendere la strada vecchia, a creare possibilità. A me sarebbe piaciuto essere al Mazzola Day ma c’era la rifinitura, spero che questo entusiasmo ci dia qualcosa in più anche sul campo per prevalere su un avversario che è fortissimo. Nell’ultima partita abbiamo preso troppi gol, potevano essere evitati. Si è lavorato su tutto, sperando che domani i ragazzi se lo ricordino per tutti i 95 minuti. Baselli e Lukic? Il serbo si è allenato sempre, e bene. L’ex Atalanta ha fatto due allenamenti ma l’ho voluto portare, anche se non ha la condizione migliore. Lukic sta bene, è arruolato al 100%. Belotti si allena sempre bene, abbiamo lavorato sulla finalizzazione non solo con lui ma con tutti. Nelle ultime sei gare dovevamo fare un gol più degli altri, bisogna migliorare nel girone di ritorno. D’ora in poi bisogna di cambiare rotta per portare a casa più vittorie che pareggi magari essendo un po’ più fortunati. Se si gioca con le squadre forti ci sono portieri forti: speriamo di essere bravi noi a fargli gol. Ansaldi è possibile che giochi a centrocampo ma è bravo anche come esterno. L’importante è che stia bene fisicamente, è un jolly importante per noi. Iago lavora sempre a mille, non è che uno possa tenere la forma top per tutto il campionato. Bisogna vedere chi dovesse sostituirlo come sta. Dal punto di vista fisico stanno bene tutti, forse lui non è troppo lucido ma in partita può cambiare tutto. Per la formazione aspettate domani». 

Domani può essere una svolta? A me non piace parlare di svolta, ma può darci una buona iniezione di fiducia. Sinceramente nelle ultime gare non ci è andata bene oltre alle nostre colpe. Sappiamo che affrontiamo la terza in classifica, poi sappiamo che ci saranno anche altre partita, ma se non dovesse andare così bene dovremo essere concentrati anche per le prossime partite. Quanto è importante una vittoria? Tantissimo. La squadra sta già prendendo consapevolezza dei propri mezzi, ma questa squadra deve migliorare nella continuità. Contro la Sampdoria eravamo al top, poi è arrivato il Parma e siamo caduti. Magari va bene con questa squadra e con una meno blasonata ti rilassi e butti via i punti. Però domani sarebbe importante fare qualcosa di speciale. Spalletti? Lui ha detto che abbiamo fatto una carriera simile, in terza categorie eravamo a pranzo assieme. Abbiamo cominciato insieme e stiamo facendo un percorso simile. Da sottozero siamo arrivati fin qua. Io lo stimo, uno che sta sulla cresta per così tanto. La stima è reciproca. Sul discorso fisico, l’Inter è una delle squadre più fisica che conosca, anche perché questo aspetto è importante. Se uno non regge il colpo e perde palle ci si può fare male. Secondo me a livello fisico l’Inter ha più di noi, andando anche a vedere i centimetri sul campo. Poi non avremo neanche Meité, ma questo non vuol dire che loro non abbiano tecnica. Non mi interessa più di tanto il discorso fisico o tecnico. Millico? Fa bene, io lo vedo di più, lui respira l’aria nostra e questo gli può far bene. Se è intelligente può riportare queste cose anche in Primavera. A Milano a me è piaciuto il secondo tempo, perché meritavamo di vincere».