Nasce a Bedum Arjen Robben - 23 gennaio 1984 - VIDEO
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Nasce Arjen Robben – 23 gennaio 1984 – VIDEO

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Il 23 gennaio 1984 nasce Arjen Robben, esterno d’attacco olandese di grande talento che ha fatto le fortune del Bayern Monaco

È considerato uno dei calciatori più forti del mondo, per alcuni addirittura uno dei più grandi della storia. Arjen Robben è talento e magia calcistica, velocità e dribbling, precisione e potenza. Il giocatore, nato a Bedum il 23 gennaio 1984, è una vera e propria icona della sua generazione. È stato tra i giocatori in attività ad aver conquistato più titoli, simbolo di una nazionale, l’Olanda, capace di sfiorare per due volte la vittoria ai Mondiali di calcio.

Arjen Robben, caratteristiche tecniche

Robben è stato un esterno d’attacco dotato di grande intelligenza tattica abbinata alla semplicità dei movimenti palla al piede. Un movimento, in realtà, che tutti conoscono ma che non sono mai riusciti a fermare. La discesa sulla fascia destra palla al piede, l’accentramento e il mancino violentissimo nello specchio della porta. Sempre la stessa giocata, ma realizzata ad una velocità tale da impedire ai suoi avversari di neutralizzarla.

Gli esordi in terra olandese

Robben esordisce tra i professionisti con la maglia del Groningen il 3 dicembre 2000. Durante l’inverno conquista sempre più spazio nell’undici titolare della formazione olandese, ottenendo al termine della stagione il titolo di Giocatore dell’anno per le grandi qualità dimostrate. Si trasferisce quindi al PSV Eindhoven, grande vetrina dei Paesi Bassi per il salto di qualità nell’Europa che conta. Contribuirà alla vittoria del 17° titolo della sua squadra e vince il premio di Miglior giovane dell’anno della Eredivisie. Nell’estate del 2004, dopo aver collezionato 56 presenze e 17 reti, arriva l’offerta di 18 milioni di euro da parte di Roman Abramovic per portarlo al Chelsea.

Le parentesi a Londra e Madrid

Anche in Inghilterra dimostra di essere una delle migliori ali in circolazione, ma la sua fragilità fisica lo costringe spesso ai box per infortuni anche molto seri. Le prime due stagioni sono comunque molto positive, tanto da portarlo a conquistare due Premier League consecutive con i Blues. Dopo il Mondiale 2006, il tecnico José Mourinho decide di cambiare modulo in favore del neo acquisto Michael Ballack, facendo finire l’olandese nelle retrovie. Passa così nell’estate 2007 al Real Madrid per 37 milioni di euro, diventando il quinto acquisto più costoso della storia del club. L’esperienza in terra spagnola dura solo due anni e gli porta, oltre ad 11 reti distribuite in 50 presenze complessive, una Liga e una Supercoppa di Spagna.

La consacrazione al Bayern Monaco di Arjen Robben

Il poco spazio trovato a Madrid spinge il giocatore ad accettare l’offerta del Bayern Monaco nel 2009. Sarà questa la squadra in cui si consacrerà definitivamente come un autentico campione, facendo le fortune del club bavarese. Con i tedeschi, Robben vincerà tutto in campo nazionale ed europeo: 7 Campionati, 4 Coppe di Germania e 5 Supercoppe di Germania; ma anche e soprattutto la Champions League 2013, cui si aggiungeranno la Supercoppa UEFA e il Mondiale per Club nello stesso anno.

Sotto la guida del tecnico Jupp Heynckes conquisterà uno storico Triplete con il club bavarese, realizzando il gol decisivo nella finale tutta tedesca contro il Borussia Dortmund. In questa sua esperienza decennale verrà candidato per ben cinque volte alla vittoria del Pallone d’oro, venendo oscurato solo dall’egemonia del duo Messi-Ronaldo.
Nelle stagioni 2017-18 e 2018-19 vince altri due campionati, portando i suoi successi in Bundesliga a quota otto. Chiude la sua lunga militanza con il Bayern Monaco avendo collezionato 309 presenze e 144 reti in dieci anni con 21 trofei in bacheca.
Rimasto svincolato, il 4 luglio 2019, all’età di 35 anni, annuncia il ritiro dal calcio giocato, salvo poi tornare sui propri passi e annunciare, il 27 giugno 2020, l’intenzione di tornare a giocare con il Groningen, squadra che lo aveva lanciato. Il 13 settembre torna a giocare in Eredivisie in Groningen-PSV (1-3), ma dopo mezz’ora di gioco è costretto a uscire dal campo per via di un problema al bicipite femorale.

La Nazionale

Il talento indiscutibile di Robben ha portato l’Olanda a sfiorare la vittoria al Campionato del Mondo in ben due occasioni. Il bronzo di Brasile 2014 è una delusione minima se confrontato con la medaglia d’argento di Sudafrica 2010, dove la truppa Oranje si è dovuta arrendere solo ai supplementari al gol della vittoria delle Furie Rosse targato Iniesta. Con la maglia del suo paese, Robben ha collezionato comunque 96 presenze e 37 reti, un’enormità che dimostra ancora una volta la classe sconfinata di questo giocatore.


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