Serie B, non è più estate per il Como
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Serie B, non è più estate per il Como

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Fabregas

Dopo la campagna acquisti estiva, che faceva presagire un altro campionato, il Como è chiamato a risollevarsi dal penultimo posto

Il Como è stata una fiamma estiva? Una bellezza che sfiorisce ai primi freddi? La scorsa estate le aspettative su quel ramo del lago erano ben diverse: con Fabregas, Baselli, Cerri e Cutrone le speranze dei tifosi erano di, se non puntare ai playoff, una stagione tranquillamente sopra la linea di salvezza.

Ma l’estate passa, arriva l’autunno e tutto cambia. La fiamma si spegne e ora il Como si ritrova in penultima posizione. Non ha aiutato il cambio in panchina in corso – dopo l’addio di Giacomo Gattuso si è cercato a lungo e alla fine è stata per Moreno Longo. L’allenatore piemontese vanta un curriculum di tutto rispetto, eppure anche questo non ha mosso la classifica, che ora dice 16 punti, con 3 vittorie, nessuna da novembre, 7 pareggi e 7 sconfitte.

Sicuramente l’acquisto di Fabregas, presentato in pompa magna ad agosto non ha portato l’apporto sperato: per lui poche presenze, appena 8, 4 da titolare e nessuna da oltre un mese: l’ultima sua presenza è stata in Genoa-Como, per poi perderlo per infortunio.  E nonostante i complimenti degli avversari, per Filippo Inzaghi quello del Como è uno degli attacchi più pericolosi della Serie B (con la coppia composta da Cerri e Cutrone, due punte molto esperte), c’è ancora tanto da lavorare per trovare una quadra che permetta ai lagunari di uscire dalla zona retrocessione (soluzione non impossibile visto che la classifica del campionato cadetto è particolarmente corta).

La speranza dei tifosi è che possa ripresentarsi nel 2023 con altre motivazioni per scalare la classifica. E che quello di agosto non fosse un semplice flirt estivo, ma un grande amore.