Cagliari, Passetti sul futuro di Barella: «Valutiamo tutte le possibilità»
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Cagliari, Passetti sul futuro di Barella: «Valutiamo con calma tutte le possibilità»

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Il D.g. del Cagliari, Mario Passetti, non si sbilancia sul gioiello rossoblù e sullo stadio annuncia: «Progetto definitivo entro marzo 2020»

Grazie alla vittoria sulla SPAL nell’ultima giornata, il Cagliari di Rolando Maran e del presidente Tommaso Giulini intravede la salvezza, traguardo importante e sicuramente alla portata dei rossoblù. Intanto però sono tanti i temi caldi che la società isolana si troverà ad affrontare nei prossimi mesi: dal futuro di Nicolò Barella ai rinnovi, passando per il nuovo stadio definitivo. Di questi e non solo ha parlato il Direttore generale rossoblù Mario Passetti in un’intervista rilasciata al quotidiano “L’Unione Sarda”.

«Barella? In questo momento non ci sono basi di calcolo. Non posso dare percentuali, vedremo cosa accade a giugno. – ha dichiarato Passetti – Lui cresce, ha ambizioni, noi siamo tranquilli. La questione è stata gestita bene a gennaio, quando è stato facile accogliere la sua volontà di restare. Non c’è nulla di scritto. Siamo nelle condizioni di analizzare con calma tutte le possibilità». Un’altra situazione delicata sul fronte calciomercato è rappresentata dai rinnovi di Srna e Padoin: «Il Direttore Carli conosce bene le situazioni. – ha detto Passetti – Abbiamo un patto con tutti: prevede la salvezza, che non è ancora raggiunta ed è la priorità, poi sarà il momento di lavorare sul prossimo Cagliari».

Poi su quello che sarà lo stadio definitivo dei rossoblù: «Cercheremo di presentare il progetto definitivo assieme al relativo piano industriale entro il primo trimestre del 2020 in coerenza con il piano guida del quartiere Sant’Elia a cura del Comune. La Conferenza di servizi avrà 6 mesi di tempo per dichiarare la pubblica utilità dell’opera. A quel punto si aprirà una gara internazionale e dopo potrà iniziare la demolizione del vecchio stadio e quindi la realizzazione del nuovo: per queste ultime fasi riteniamo che siano necessari circa 3 anni di lavoro».

Un altro tema di attualità è rappresentato dalle polemiche sui «buu» razzisti verso Matuidi e Kean nel corso della recente gara con la Juventus: «Siamo tutti d’accordo che nessuna forma di razzismo possa essere accettata o giustificata. – ha sottolineato Passetti – La nostra condanna è assoluta, a prescindere dal numero di persone che si fa notare o dalle circostanze. A me è dispiaciuto il fatto che – dopo la gara con la Juventus – non si sia potuto discutere e analizzare l’episodio, ma si sia preferito chiudersi dietro frasi fatte, sicuramente giuste ma più utili per raccogliere fiumi di like sui social che per ragionare. Noi ci adoperiamo per una politica di inclusione».

«La Sardegna Arena è uno stadio piccolo, – ha proseguito Passetti – la gente è a 7 metri dal prato. Sarebbe poco serio non sottolineare che si sente tutto, anche i sospiri. Permettetemi di dire da sardo e da dirigente del Cagliari che solo accostare la Sardegna al razzismo è un atto ignobile e poco rispettoso della storia e delle sofferenze che spesso hanno accompagnato il nostro popolo. Poche squadre al mondo possono vantare un rapporto così simbiotico con il proprio territorio».